Smog a Milano, Granelli: "Situazione allarmante, anticipiamo misure rigide"
L'aria a Milano continua a essere inquinata nonostante le limitazioni di primo livello messe in atto in questi giorni. Scattano le misure di secondo livello
Smog: inquinamento non scende a Milano, valori PM10 sempre critici
Valori ancora sopra il limite per il PM10 a Milano. Nonostante le limitazioni di primo livello, scattate nei giorni scorsi (tra cui limitazioni alla circolazione dei veicoli fino a euro 4 diesel in ambito urbano), l'inquinamento non scende. Anzi il monitoraggio Arpa di domenica 12 gennaio, ha rilevato concentrazioni di Pm 10 di 71 mg/mc nella stazione Marche; 61 Pascal Studi; 65 Senato e 58 Verziere.
L'annuncio di Granelli: "Situazione allarmante, anticipiamo a domani le misure di secondo livello"
"Siamo in emergenza smog e la sequenza di superamenti dei livelli limite di Pm10 nell'aria è allarmante - ha dichiarato ieri Marco Granelli assessore alla Mobilità -. Per questo abbiamo deciso di anticipare a domani le misure di secondo livello del protocollo aria della Regione Lombardia, che si aggiungono alle misure già in vigore e soprattutto ad Area B. In questa fase è necessario fare ancora di più". A Milano sono infatti già attive le misure di primo livello: da otto giorni consecutivi si registrano valori medi di Pm10 sopra i limiti. Un trend che già seguiva una sequenza negativa, con uno superamento delle soglie in sette degli otto giorni precedenti. Considerate le previsioni di Arpa, per oggi ancora favorevoli all'accumulo degli inquinanti, il Comune ha deciso di anticipare di due giorni le misure del secondo livello previste dal "Protocollo regionale sulla qualità dell'aria" per contrastare la diffusione delle polveri sottili, che normalmente scattano solo al decimo giorno consecutivo di superamenti del limite giornaliero di Pm10 di 50 microgrammi per metro cubo e che si attivano solo il martedì o il venerdì successivi all'ultimo rilevamento di Arpa.
Con l'ordinanza del Comune da oggi, mercoledì 15 gennaio, è previsto, rispetto a quanto attualmente in vigore a Milano (il primo livello del Protocollo regionale e soprattutto Area B) lo stop dei veicoli trasporto persone fino a diesel Euro 4 e trasporto merci (veicoli commerciali) fino diesel a Euro 3 dalle 8.30 alle 18.30 anche sabato, domenica e festivi e trasporto merci (veicoli commerciali) diesel Euro 4 dalle 8.30 alle 12.30 dal lunedì alla domenica, festivi inclusi. Inoltre l'ordinanza prevede il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) con prestazioni energetiche e ambientali che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle.
“È evidente a tutti che le misure straordinarie non sono risolutive del problema di accumulo delle polveri nei periodi più critici dell'anno - continua l'assessore -. Servono misure strutturali. Dallo scorso anno abbiamo attivato Area B, la grande Ztl che progressivamente tiene fuori dalla città i veicoli più inquinanti ma è importante nelle fasi critiche dare un segnale più forte. Chiediamo alla Regione di affrontare l'emergenza smog in modo strutturale, con misure efficaci con aiuti a cittadini e imprese per il cambiamento del parco circolante e maggiori risorse per il trasporto pubblico, purtroppo invece nel 2020 queste risorse sono state diminuite. Siamo in un'area geograficamente complicata e bisogna fare di più: Governo, Regione e Unione Europea ci aiutino".Ricordiamo che Area B riguarda circa il 72% dell’intero territorio comunale e il 97% della popolazione residente, un’area di grandi dimensioni a basse emissioni inquinanti per il divieto graduale e progressivo di ingresso ai veicoli più vecchi e responsabili delle emissioni più inquinanti, in particolare il Pm10 e il No2 (biossido di azoto), per migliorare la qualità dell'aria in città. Entro il 2030 Milano sarà free diesel car. Area B è attiva dal lunedì al venerdì, dalle ore 7:30 alle ore 19:30, esclusi i festivi.
Dallo scorso 7 gennaio sono entrate in funzione, in fase di pre-esercizio, 20 nuove telecamere lungo i confini di Area B ed entro l'anno entreranno in funzione di tutti gli apparecchi di rilevazione degli accessi nei 187 varchi che compongono il perimetro della ztl avviata lo scorso 25 febbraio per vietare l'ingresso ai veicoli più inquinanti fino al diesel Euro 4. Le telecamere presenti sono collocate in via Anassagora, Pirelli, viale Sarca, via Giuditta Pasta, Gallarate, Tofano, Basilea, Zurigo, Gonin, Baroni, Cassinis, Rogoredo, Carlo Feltrinelli, Mecenate, Fantoli, Corelli, Camillo e Otto Cima, Rubattino, Caduti di Marcinelle, Monneret de Villard, Carnia, Palmanova e Palmanova altezza ponte della ferrovia, Cambini, Clitumno.Il gruppo di dieci telecamere attivate ieri, 13 gennaio. è posizionato in via Assietta, Gabbro, Bovisasca, Oriani, Certosa 1 e Certosa2, Bressanone, Gallarate, Capodistria, Montefeltro. Il prossimo gruppo sarà attivato il 20 gennaio ai varchi di via Columella, Sesto San Giovanni, Fulvio Testi, Comboni, Senigallia 1 e 2, Vincenzo da Seregno 1 e 2, Litta Modignani, Appennini. Il pre-esercizio ha una durata di 30 giorni quindi progressivamente dal 6 febbraio le telecamere di area B in funzione completa saranno 25, dal 12 febbraio 2020 saranno 35 e dal 20 gennaio 45.
Cattaneo: "Regione non anticipa le misure di secondo livello"
Regione Lombardia valuterà solo giovedì l’attivazione delle misure temporanee di 2° livello. L’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, replica così al Comune di Milano “L'amministrazione cittadina, come annunciato dall’assessore comunale, Marco Granelli, può anticipare misure emergenziali, perché le norme gliele consentono, e perché la città ha un sistema di trasporto pubblico più capillare di quello di altri territori. Questo anticipo tuttavia non è destinato a produrre risultati significativi, inoltre c’è già un quadro di misure attive e non c’è alcuna efficacia reale di inasprimento. Mi pare che il solo obbiettivo sia solo di voler dimostrare di essere 'più bravi' sul fronte ambientale sapendo che i risultati non ci saranno”.
“Del resto - continua Cattaneo- in questi giorni si assiste a una corsa a chi la spara più grossa: Torino blocca i diesel euro 5, Roma i diesel Euro 6, adesso forse dobbiamo aspettarci che Milano proporrà di bloccare i diesel euro 7 che ancora non esistono”.
“Vedremo nei prossimi giorni di quanto cala il Pm10 a Milano – continua l’assessore - rispetto agli altri comuni che non hanno adottato misure di questo tipo. Noi riteniamo che debbano essere preferite misure strutturali e non estemporanee iniziative senza conseguenze apprezzabili.“Queste politiche proseguiranno anche nei prossimi anni e sono efficaci, come dimostrano i dati sulla qualità dell’aria che abbiamo presentato la scorsa settimana”.
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