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Smog, ancora preoccupazione: sforati di nuovo i limiti del Pm10

Smog, ancora preoccupazione: sforati di nuovo i limiti del Pm10

Nel capoluogo lombardo, a seconda della posizione delle centraline di rilevamento, i valori registrati mercoledì oscillano da 58 a 71 microgrammi per metro cubo. Si va avanti così dal 27 dicembre scorso. In vigore i divieti previsti dal Protocollo Aria, anche se le misure temporanee nei comuni con più di 30.000 abitanti e in quelli aderenti su base volontaria - come le province di Lodi e Cremona - sno state interrotte. Restano attive nelle province di Milano e Mantova. 

Le misure temporanee di primo livello riguardano il traffico (limitazioni per i veicoli fino a euro 4 diesel in ambito urbano, obbligo spegnimento motori in sosta), il riscaldamento domestico (limitazione all'uso di generatori a biomassa legnosa di classe inferiore ‪alle 2 stelle compresa, riduzione di 1 grado delle temperature nelle abitazioni), l'agricoltura (divieto di spandimento liquami zootecnici) e divieto assoluto di combustioni all'aperto (accensione di fuochi, falò, barbecue, fuochi d’artificio).

Le misure temporanee di secondo livello comprendono tutte quelle di primo livello divenendo più restrittive sul traffico (limitazioni per i veicoli fino a euro 4 Diesel anche per i veicoli commerciali), il riscaldamento (limitazioni all’utilizzo di utilizzo dei generatori a legna per riscaldamento domestico di classe emissiva fino a 3 stelle compresa). Inoltre, saranno potenziati i controlli sui veicoli nei centri urbani. I dati sulla qualità dell'aria vengono esaminati ogni giorno e viene data comunicazione in maniera tempestiva circa la cessazione delle limitazioni temporanee.

Come previsto dalle delibere di Giunta regionale 7095 del 18 settembre 2017 e 712 del 30 ottobre 2018, qualora si registrassero un valore al di sotto della soglia, unito a previsioni metereologiche con condizioni favorevoli alla dispersione degli inquinanti oppure valori al di sotto della soglia per due giorni consecutivi si potrà procedere con la disattivazione delle misure temporanee. 

Nel 2019 su tutto il territorio regionale è stato rispettato il valore limite medio annuo di 40 µg/m³ di PM10 e anche il numero di giorni di superamento del valore limite giornaliero (50 µg/m³), benché in buona parte della regione ancora sopra al limite dei 35 giorni, ha confermato un trend in diminuzione. In entrambi i casi, la riduzione è praticamente doppia rispetto alla media europea, vale a dire del 37% sulle medie annuali di concentrazione del PM10 e del 63% per quanto riguarda i giorni di superamento dei valori massimi (rispetto ai valori del 2005). Questi in sintesi i dati sulla qualità dell'aria in Lombardia relativi al 2019 presentati ieri dall'assessore regionale all'Ambiente e Clima, insieme al presidente dell'Arpa (Agenzia regionale per l'ambiente), Stefano Cecchin.

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