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Milano
Smog, il sindaco di Sesto San Giovanni: Area B strumento finanziario
Roberto Di Stefano

Smog, sindaco di Sesto San Giovanni: Area B strumento finanziario non ambientalista



"Oggi è chiaro a tutti che Area B è uno strumento finanziario non ambientalista che scarica sui Comuni dell'hinterland tutto il disagio dei pendolari che vengono dalla provincia" dice il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano intervistato da Affaritaliani.it Milano dopo le polemiche di questi giorni per i picchi di smog. "La cosa bella è che ormai l'attacco arriva anche da parte di alcuni sindaci Pd della prima cintura metropolitana" aggiunge Di Stefano.

Sindaco, adesso è tardi per discorsi di questo tipo.
Quello che abbiamo detto al sindaco Sala in Città metropolitana è che lui è il sindaco di tutta l'area, mentre sta lavorando in autonomia senza condividere le scelte e pensando che i nostri Comuni siano dei silos a rimessa di Milano, ma non è così.

Su questo fate sponda con gli altri sindaci?
Anche il sindaco di Rho, che è del centrosinistra, e il sindaco civico di San Donato, avevano sostenuto la nostra mozione. Ma Sala rispose che il suo programma elettorale prevedeva l'introduzione di Area B. Anche se capisce di essere il sindaco metropolitano, lui ragiona dicendo che non ha scelto lui di esserlo. Insomma, ha fatto spallucce chiedendo al governo di ripristinare le province. Da questo punto di vista è molto cinico visto che è stato eletto dai milanesi e non dalla provincia.

Il dialogo si è quindi arenato?
Con questo approccio è impossibile dialogare. Quello che fa più arrabbiare è che oggi viene dimostrato che lui ha ingannato i milanesi ed è sotto ricatto dei Verdi. Ma la loro ideologia la stanno pagando cittadini, lavoratori e pendolari. Area B è uno strumento che Palazzo Marino ha utilizzato solo per far cassa ed è chiaro che adesso il sindaco non possa fare marcia indietro.

Si può ancora trovare una soluzione?
Secondo me l'unica soluzione possibile è se decide di sganciarsi dopo questo ennesimo fallimento. Se vuole può anche scegliere di concludere il suo percorso e lasciare spazio a un sindaco che non guardi solo a Milano. La visione di Sala è miope, visto che, ahimè, non c'è ancora il ripristino delle province. Allo stato attuale il sindaco della Città metropolitana dovrebbe essere obbligato a concertare con gli altri le decisioni.








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