Milano
Sondaggi, guerra di cifre. "Balzarino” perde 10 punti

di Fabio Massa
Continua la guerra di sondaggi nelle primarie di Milano. Se Dagospia (in modo abbastanza incredibile) scrive che in testa c’è Pierfrancesco Majorino, in seconda posizione Francesca Balzani e il candidato renziano Beppe Sala in terza posizione (adducendo che c’è una certa fibrillazione dalle parti di Palazzo Chigi), è stato depositato un sondaggio commissionato da Quorum YouTrend il giorno dopo il deposito del sondaggio di Affaritaliani.it. I dati di Quorum Youtrend sono quelli elaborati dallo staff di Pierfrancesco Majorino. Leggendo il file pubblicato sul sito del ministero si scopre che, ad esempio, il modello Pisapia è sicuramente vincente ma non totalmente vincente. Infatti, alla domanda “il prossimo Sindaco di Milano dovrà proseguire fedelmente il lavoro impostato da Pisapia e dalla sua Giunta”, circa un terzo risponde “molto d’accordo” (30,4%), la maggioranza risponde “abbastanza d’accordo” (46,6%), il 15,6 per cento risponde poco d’accordo, il 7,4 per cento risponde “per nulla d’accordo”.
Ma c’è di più. Dopo infatti i dati diffusi da Affaritaliani.it e - il giorno dopo - dal Corriere della Sera che citava un sondaggio di Nando Pagnoncelli (Ipsos), nei quali di fatto Majorino e Balzani si aggiravano tra il 28 e il 26 per cento, sul web si è diffusa una equazione per la quale la somma dei due batterebbe facilmente un Beppe Sala attestatosi sotto il 50 per cento. Tuttavia, secondo altre rilevazioni che sono state effettuate da altri candidati e che non possono essere rese note pena sanzione da parte del Comitato per le primarie, la somma algebrica di Majorino e Balzani, in caso di ritiro di uno dei due, non si verificherebbe. Anzi, ci sarebbe una perdita di voti. Un eventuale ticket, infatti, non raggiungerebbe il 50 per cento, e anzi allargherebbe la base elettorale per le Primarie e dunque - in prospettiva - il possibile consenso per Sala, che si troverebbe sì tallonato da una candidatura “Balzarino”, ma comunque abbastanza in vantaggio da vincere ugualmente. Insomma, la questione dei numeri pare sempre più intricata. In attesa dei voti veri, che poi sono gli unici che contano.
@FabioAMassa