Milano
Stadio, se Marotta va contro i propri interessi
Attaccando a testa bassa e parlando di situazione "imbarazzante", il presidente dell'Inter Beppe Marotta va contro il suo stesso interesse. Perchè le posizioni sono già molto chiare e ulteriore benzina non aiuta. Il commento

Beppe Sala e Beppe Marotta
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Stadio, se Marotta va contro i propri interessi
E così ci troviamo a parlare, giorno dopo giorno, dello stadio di San Siro. Sarà così fino a quando il consiglio comunale non si esprimerà, settimana prossima. E sarebbe un bene ci fosse un po' di silenzio, senza ingerenze esterne. Particolarmente da quelle squadre che - fino ad oggi - sono state attrici bizzose di un processo già complicato di suo. Cambi di proprietà, avanti e indietro degni di starlette di serie C e non di corazzate del business calcistico moderno, fughe in avanti e precipitosi ritiri. Roba da far impazzire anche il peggior regista.
San Siro, perchè Marotta farebbe meglio a tacere
E dunque, anche il presidente dell'Inter che attacca dicendo che la situazione è imbarazzante e che senza stadio i nerazzurri se ne andrebbero, farebbe meglio a tacere. Non perché non abbia il diritto di parlare, beninteso. Tutti hanno diritto a dire la loro, anche e soprattutto le squadre. Ma dovrebbe tacere perché gli sarebbe conveniente per portare avanti l'operazione. Le posizioni sono infatti chiarissime, e ulteriore benzina non aiuta. C'è chi dice "chissenefrega delle squadre, l'importante è l'interesse pubblico". Ipotizzando - per me erroneamente - che da una parte ci sia l'interesse pubblico e dalla parte diametralmente opposta l'interesse delle squadre e che dunque, come invece è, non coincidano. E c'è chi dice "è importante che le squadre rimangano a Milano". A che pro, ulteriori minacce che peraltro puzzano di bluff lontano un miglio, e che non fanno che inasprire e incattivire un ambiente già esplosivo?
Marotta ha scommesso, anche da un punto di vista personale, molto personale, economicamente personale, sul nuovo stadio. E' legittimo, ed è giusto. Se vuole raggiungere il risultato è l'ora del silenzio e della riflessione, perché solo con queste condizioni vengono prese le decisioni giuste.
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