Striscione contro Salvini a Pontida: "No a un segretario itagliano" - Affaritaliani.it

Milano

Striscione contro Salvini a Pontida: "No a un segretario itagliano"

Il segretario della Lega Matteo Salvini contestato proprio a Pontida, dove spunta uno striscione in cui se ne chiedono le dimissioni

Uno striscione contro la svolta 'nazional-sovranista' impressa da Matteo Salvini e una scritta in cui si chiedono le dimissioni del sindaco leghista Luigi Carozzi sono comparse sui muri circostanti il prato di Pontida, nel Bergamasco, dove ogni anno la Lega nord celebra il tradizionale raduno. Lo striscione recita: 'Il popolo padano non vuole un segretario 'itagliano' (con volontario errore di ortografia, ndr). Salvini 'fora da i ball' (in dialetto, fuori dalle balle)". Ed e' stato issato sopra il muro dove fino alle settimane scorse campeggiava la scritta 'Padroni a casa nostra', cancellata per evitare atti vandalici durante il 'Festival dell'orgoglio terrone', e non ancora ripristinata, come promesso dalla segreteria provinciale del Carroccio. Le scritte hanno fatto infuriare il segretario bergamasco Daniele Belotti che, in un lungo post su Facebook, ha spiegato perche' ha minacciato il "pugno di ferro" ed "espulsioni" nei confronti di chi insulta il Movimento e il suo segretario. Anche lo sfidante di Salvini al congresso, l'assessore lombardo Gianni Fava, che sul ritorno della centralita' della questione settentrionale sta facendo campagna, si e' dissociato, in una nota in cui ha sostenuto che "le battaglie politiche non si fanno con striscioni e insulti" e definito "disdicevole quello che e' accaduto sul prato di Pontida" esprimendo "solidarieta' al segretario Salvini". "Prendo atto con un certo rammarico del clima che si e' creato attorno a questo congresso - ha poi lamentato pero' Fava -, che non e' sicuramente agevolato dalle modalita' che ci porteranno alla celebrazione delle primarie".

Durissimo Belotti. "Chiariamo alcune questioni - ha scritto su Facebook il segretario bergamasco - il sindaco di Pontida Luigi Carozzi ha il sostegno di tutta la Lega e di tutti i leghisti veri". "Il dibattito interno va bene - ha aggiunto -, ma se qualcuno non si sa controllare ed esagera, allora il confronto diventa dannoso. Le persone che non hanno equilibrio, al Movimento non servono. A Bergamo negli ultimi tre anni le espulsioni sono state rarissime (solo per chi si e' candidato contro), ma ora non ci faremo problemi a usare il pugno di ferro per chi destabilizza, divide e manca di rispetto verso i militanti, il segretario federale e tutti gli organi eletti dalla base". "Premesso che la Lega non sta in piedi per una scritta", ha poi concluso, con riferimento alle perplessita' manifestate da alcuni alla decisione di cancellare la scritta 'Padroni a casa nostra', "non appena il tempo (meteorologico) lo consentira', il muro del pratone verra' ripristinato. Ai leoni da tastiera (per lo piu' gente che non si vede da tempo in Lega o che addirittura non ha mai mosso un dito se non per digitare sul computer) si fa semplicemente presente che su una parete bagnata non si puo' pitturare (venerdi' e' stato fatto un sopralluogo ed era ancora umida). Per ultimo, verra' ripristinato il fondo visto che si sta scrostando".








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