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Milano
Sud, 8 ricette per rilanciarlo nel libro di Riccardo Monti

Un programma serio, composto da 8 ricette concretamente attuabili in 5 anni, per il rilancio del
Sud.
 
E’ quanto propone Riccardo Maria Monti, 50 anni, imprenditore e presidente di Italferr spa, nel
libro “Sud perché no?”, edito da Laterza e presentato a Milano nel nuovo centro del gusto
“Eccellenze Campane”.
 
Al dibattito, moderato da Sebastiano Barisoni, hanno partecipato, tra gli altri, Alberto Bombassei,
presidente Brembo, Carlo Capasa, presidente Camera nazionale della moda, Santo Versace,
presidente Versace, Kerry Kennedy.
“Per la prima volta, da decenni, abbiamo l’occasione di spingere l’Italia fuori dalla crisi facendo
ripartire il Mezzogiorno, rendendolo attrattivo per gli investimenti. Il nostro Paese è stato
enormemente penalizzato dal viaggiare a due velocità, a causa del più grande squilibrio territoriale
che esiste in Europa -  ha spiegato Monti - Si tratta di un fenomeno gigantesco, per oltre 20 anni
ignorato completamente, che oggi si può e si deve risolvere attaccandone alla radice le cause,
utilizzando una ricetta articolata su 8 punti sostenibili sia politicamente che finanziariamente”.
 
“La Riserva di investimento infrastrutturale, la decontribuzione totale delle nuove assunzioni, il
potenziamento dei contratti di sviluppo Invitalia, tutte esistenti, andrebbero associate ad un rapido
lancio delle ZES, Zone Economiche Speciali e a 3 piani straordinari “tematici” di promozione
dell’export e internazionalizzazione, scuola e università ed un Piano di sviluppo delle filiere
produttive agricole. Infine, sullo sfondo, il grande tema della demografia, con la necessità
trattenere i giovani e ripopolare zone che si stanno spopolando ed incentivo una tantum per
natalità ed insediamento”, sono le proposte di Monti.
 
“Sono ottimista e fiducioso, nonostante in Italia esista il più grande squilibrio territoriale d’Europa.
Siamo l’unico Paese dove il 30% della popolazione ha un reddito pro capite inferiore del 50% al
resto della Nazione, tutto questo in una silente rassegnazione che dura da decenni. Spesso, come
nel mio caso, sono gli stranieri che ci fanno notare come tutto questo non sia accettabile”, ha
osservato Monti che è anche tesoriere della Robert Kennedy Foundation ed è stato presidente
dell’Ice, l’istituto per la promozione del commercio estero.
 
“Ci sono finalmente le condizioni per il rilancio, ma è una corsa contro il tempo che abbiamo il
dovere di vincere, altrimenti i processi demografici di globalizzazione ci daranno il colpo di grazia
definitivo. Nel libro cerco di spiegare perché conviene mobilitarci subito, per uscire da questa
amnesia collettiva che, dimenticando il Sud, condanna l’intero Paese al palo: nella soluzione dei
problemi del Sud c’è il futuro dell’Italia, dobbiamo capirlo insieme”, ha fatto notare l’autore che ha
concluso:
 
“Non esiste un castigo divino che ci condanna a tutto questo, le politiche per invertire la rotta
esistono, sono sostenibili e vanno perseguite immediatamente. La rassegnazione va combattuta
con la forza dei fatti e la voglia di impegnarsi, perché è una priora per l’intero Paese”.

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sudriccardo monti







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