Sulla casa il garantismo non è mai di casa

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Sulla casa il garantismo non è mai di casa

Bisognerebbe anche un po' scrivere la verità. I pm di Milano hanno indagato sulla compravendita di una villa che fu del sociologo Alberoni. Hanno indagato per finanziamento illecito al partito Fratelli d'Italia, corruzione e riciclaggio. Qualche mese fa: apriti cielo! Perché coinvolte c'erano, senza essere mai stati indagati, il compagno di Daniela Santanché e la moglie di Ignazio La Russa. Ovviamente grande strepito sui giornali: ma come è possibile! Ecco, gli affarucci di La Russa e Santanché! Ecco, i soliti politici che fanno i propri interessi! Poi però i pm chiedono l'archiviazione.

Facciamo attenzione ai dettagli: i compagni dei due politici non vengono mai indagati. Mai. E poi non è un giudice che decide per l'archiviazione, ma i pubblici ministeri. Tutto bene quel che finisce bene? No. Perché intanto il danno è fatto. 

Andiamo avanti, anzi indietro. Giorgia Meloni compra una casa. E' anche quella una villa. La compra con i propri soldi, la paga. E' una bella villetta, ovviamente. Del resto che cosa pensate, che la presidente del consiglio debba vivere nelle case popolari, dopo peraltro una vita passata in parlamento? La notizia esce, e non da fonti riservate: praticamente chiunque in Italia accedendo a banche dati lecite può vedere le compravendite immobiliari. Alla faccia della privacy, ma questo è un altro discorso. Meloni è stata indagata per quella compravendita? No. Hanno sollevato dubbi addirittura sulla registrazione catastale? Sì. E' andata da qualche parte quella vicenda? No, serviva solo a buttare un po' di fango. 

Ancora: Matteo Salvini. Anche lui si compra una villa. E' grande, ma conosco gente con ottimi lavori che ha case molto più grandi. La compravendita è regolare? Pare di sì, tutto dichiarato. La compra "bene", cioè a prezzi inferiori - pare - al mercato. E quindi? Dove sta il problema? Partendo dalla procura di Milano per arrivare fino alle zone residenziali di Roma, il presupposto per tutte queste notizie è lo stesso: usare la differenza di classe per instillare la rabbia. Non so, a me tutto questo, anche quando è usato contro Roberto Fico e il suo "gozzo" ormeggiato a Napoli, fa francamente schifo.

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