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Milano
Supermercati, cartelli vietano l'acquisto di beni non di prima necessità
(fonte Lapresse)

Supermercati, cartelli vietano l'acquisto di beni non di prima necessità

Da qualche giorno nei supermercati sono comparsi cartelli che vietano la vendita di beni non di prima necessità, come quadreni, pennarelli, cancelleria, prodotti per la cura delle piante e biancheria. Non sono mancate le polemiche dei clienti tanto che negli ultimi giorni sono state svariate le segnalazioni sui social di questa situazione creatasi in alcuni market della grande distribuzione. Alla base di tutto ci sono le norme dell'ultimo decreto del governo, che dispone la possibilità di vendere solo beni di prima necessità. Ma ha senso mettere dei divieti tra le categorie merceologiche o crea problemi a acquirenti e operatori alla cassa? Secondo Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, no. "La Gdo puo' garantire i limiti di orario previsti dal decreto approvato oggi dal Governo, da ora a quando potranno essere ristabilite le normali condizioni di attivita'. Dobbiamo essere liberi di vendere tutto quello che e' sui nostri scaffali perche' non ci e' possibile, invece, creare confini tra le diverse categorie di prodotti dentro i punti vendita." Lo afferma Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, commentando l'approvazione del decreto del Governo per fronteggiare l'emergenza legata alla diffusione del coronavirus. Confermando che il principio che guida l'attivita' delle aziende della Gdo e' "garantire un servizio essenziale ai cittadini e proteggere la salute di tutti i propri collaboratori", Pugliese sottolinea che le estensioni di orario e le aperture domenicali e nei giorni festivi "erano state concesse per dare la possibilita' a quei consumatori che lo richiedevano, avendo stili di vita e di lavoro molto intensi". Poiche' "e' evidente" che in questo difficile momento tali estensioni non siano importanti per i cittadini, l'amministratore delegato di Conad nota che la riduzione dell'orario di esercizio dalle 8,30 alle 19,00 nei giorni feriali e prefestivi costituisce gia' "una notevole limitazione all'attivita' di supermercati e ipermercati".

Secondo l'amministratore delegato di Conad, non possono essere organizzate, perche' "impossibili da creare e gestire", aree interdette al pubblico per la vendita di prodotti non alimentari all'interno di supermercati e ipermercati, in quanto spesso non esistono vere e proprie aree riservate a quelle categorie merceologiche. "Per essere serviti bene e in ossequio alle regole di sicurezza in vigore, i cittadini devono essere liberi di acquistare tutto quello di cui hanno bisogno e che trovano nei punti vendita della Gdo" ha dichiarato Pugliese, facendo anche notare che "una limitazione alla liberta' dei consumatori nei punti vendita richiederebbe al personale un impegno assolutamente incompatibile con le esigenze attuali di servizio nel rispetto dei limiti di sicurezza gia' in essere". "Questa decisione su orari e liberta' di vendita consentirebbe di avere univocita' nella interpretazione del Decreto-legge approvato oggi. Bisogna, infatti, assolutamente evitare interpretazioni regionali - ha sottolineato l'ad di Conad - che porterebbero incertezza e potrebbero causare disservizi ai cittadini. Infine, questa decisione consentirebbe di semplificare l'applicazione delle norme contenute nel Decreto-legge, evitando ritardi ed errori in momenti gia' molto complessi. Nell'auspicio di poter tornare presto ai normali orari - ha concluso Pugliese - le aziende e il personale della Gdo rimangono a disposizione delle autorita' locali per gestire eventuali casi di emergenza e garantire generi alimentari in ogni caso".

 

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