Tajani propone un commissario per il "Salva Milano". Sala lo gela: "Fa solo confusione". Ed è lite anche tra Lega e Forza Italia - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 19:48

Tajani propone un commissario per il "Salva Milano". Sala lo gela: "Fa solo confusione". Ed è lite anche tra Lega e Forza Italia

Forza Italia torna sul Salva Milano, con il leader Antonio Tajani che lancia la proposta di un Commissario ad acta. Idea che il sindaco Beppe Sala respinge con fermezza: "Iniziativa del tutto improvvisata"

di Federico Ughi

Tajani propone un commissario per il "Salva Milano". Sala lo gela: "Fa solo confusione"

Un commissario ad acta per il Salva Milano. La proposta del leader di Forza Italia Antonio Tajani giunge come un fulmine a ciel sereno nella giornata politica milanese. A margine di un convegno alla Camera il vicepremier ha annunciato la posizione ufficiale del partito: "Forza Italia è favorevole all’istituzione di un commissario per l’attuazione del Salva Milano. Non possiamo accettare che Milano si fermi perché ci sono problemi all’interno della maggioranza di sinistra. Ci sono cittadini onesti che hanno fatto investimenti e rischiano di perdere i loro soldi. Milano è la capitale economica del Paese e non si può assolutamente bloccare". Tajani ha poi sottolineato che la questione non riguarda solo l’edilizia ma "la crescita stessa della città": "È lo stesso motivo per cui abbiamo difeso la presenza della Borsa. Milano deve essere difesa e noi siamo in prima linea, anche per la questione dello stadio di San Siro".

Una linea che trova pieno appoggio nel partito lombardo. Il deputato e segretario regionale di Forza Italia, Alessandro Sorte, ha annunciato: "Presenteremo al Senato un disegno di legge per istituire un commissario ad acta e sbrogliare la matassa del Salva Milano, così da dare risposte ai cittadini e agli investitori". E ha aggiunto: "Chi ha investito nella città non può rischiare di vedere andare in fumo i propri risparmi per colpa dei litigi e delle divisioni interne al centrosinistra".

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Sala: "Questa iniziativa di Tajani fa solo confusione"

Ma da Palazzo Marino la risposta del sindaco Beppe Sala è arrivata immediata e netta. "Questa iniziativa di Tajani fa solo confusione – ha scritto sui social –. Solo pochi giorni fa alcuni rappresentanti locali di Forza Italia proponevano un tavolo di discussione. Senza nemmeno fare un incontro, il loro leader se ne esce con una proposta estemporanea. Non è il miglior modo per partire". Il sindaco respinge l’ipotesi di commissariamento come una soluzione inefficace: "La questione, piuttosto complessa, non la risolverebbe certamente un commissario. In campo ci sono già Procura, Tribunale, Prefettura e Comune, e una soluzione non è ancora stata definita". Sala allarga poi il ragionamento al piano nazionale: "Semmai il vicepremier si renda conto che stiamo parlando di un problema italiano e non solo milanese. Le amministrazioni devono fare i conti con un groviglio di leggi in materia urbanistica, con una legge madre che risale al 1942".

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Forza Italia, però, non arretra. Sorte ribadisce che "il sindaco ha il dovere di valutare ogni iniziativa utile al bene della città", e accusa Sala di aver perso "agibilità politica" e di guidare "una maggioranza spaccata".

Scintille anche tra il leghista Morelli e l'azzurro Comazzi

Ma la proposta di Tajani fa scontrare gli azzurri anche con gli alleati della Lega. Così infatti su facebook  Alessandro Morelli, leghista e sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri: "Altro che commissario sull'urbanistica e Salva Milano. Tajani doveva dire a quelli di Forza Italia di votare contro la delibera in Consiglio Comunale e ora Sala sarebbe a raccogliere le margherite". "Prima fai la stampella, poi inneschi una pantomima in cui la prima parte in commedia é proprio di Sala - aggiunge - L'unico Salva Milano è mandare a casa il Pd". 
 
A Morelli replica l'azzurro Gianluca Comazzi, consigliere comunale a Milano e assessore in Regione Lombardia: "Leggo che il sottosegretario Morelli parla di stampelle ma dimentica un piccolo dettaglio: su San Siro la Lega milanese è dalla stessa parte dei Verdi, della sinistra estrema e dei centri sociali. Ognuno, si sa, sceglie gli amici che preferisce". "Forza Italia- prosegue- non è la stampella di nessuno: abbiamo scelto lo sviluppo e il lavoro, per dare a Milano una prospettiva concreta di crescita. Chi invece si è accodato ai no ideologici della sinistra ha scelto di bloccare la città e di difendere l'immobilismo". 

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