Milano
Tam-tam Pd, Maroni si dimetterà. E già si scaldano in tre… Inside
di Fabio Massa
Il PD si prepara alle elezioni regionali. C’è un certo ottimismo, a Palazzo Lombardia, dopo gli ultimi scandali giudiziari che hanno sconvolto non solo la Lega Nord ma stanno facendo tremare il governatore Roberto Maroni. Maroni infatti ha di fronte a sè il processo che potrebbe portare alla sospensione a causa della Legge Severino. Ma non solo: in sede politica continuano a girare voci insistenti sul fatto che potrebbero arrivare nuove ondate giudiziarie, non fosse altro che Rizzi e Canegrati starebbero aprendo squarci interessanti sul sistema della sanità lombarda. Le voci della politica, ovviamente, non sempre corrispondono al vero. Ma di certo reagiscono ai fatti giudiziari preparando offensive anche e soprattutto politiche. Quindi, la mozione di sfiducia. Ma anche la preparazione in vista di una prossima campagna elettorale.
A partire dalla candidatura, che - in caso di elezioni imminenti all’inizio del 2017 o alla fine del 2016 - dovrebbe essere se non già in caldo, quantomeno preventivamente individuata in una rosa di nomi. E la rosa dei nomi vede i possibili pretendenti, come Alessandro Alfieri, segretario regionale, che sarebbe una scelta politica interna al gruppo consiliare, ma anche e soprattutto due big di Roma con i piedi ben piantati in Lombardia. Il primo e il più accreditato sarebbe il ministro di Agricoltura ed Expo, grande sponsor di Beppe Sala e predecessore di Alfieri alla guida del partito lombardo, il bergamasco Maurizio Martina. Unico sopravvissuto dei bersaniani all’interno del governo Renzi, dove anzi ha avuto una promozione da vice ministro a ministro, Martina sarebbe la scelta numero uno. Di pari livello politico, e di pari riconoscibilità, ma con molti dubbi sulla sua disponibilità a intraprendere la partita, c’è Lorenzo Guerini, vero uomo forte all’interno della segreteria nazionale. Dopo una vita passata a Lodi prima da presidente della Provincia e poi da sindaco, Guerini potrebbe aver voglia di tornare in Lombardia. Anche se chi lo conosce sa che a Roma si è perfettamente ambientato e si trova a suo agio tra Palazzo Chigi e Via Del Nazareno…
Roberto Maroni, dopo aver letto delle velleità del Partito Democratico, ha preso la cosa con filosofia a tal punto da predicare con i suoi la massima tranquillità.
@FabioAMassa