Tangenti, il legale di Mantovani: "Tempi dell'arresto abnormi" - Affaritaliani.it

Milano

Tangenti, il legale di Mantovani: "Tempi dell'arresto abnormi"

Durante la lunga discussione davanti al Tribunale del Riesame, l'avvocato Roberto Lassini ha evidenziato "l'abnormita' e la tardivita' " dell'ordinanza di arresto" nei confronti dell'ex vicepresidente regionale lombardo Mario Mantovani, arrivata 13 mesi dopo la richiesta. "La Procura - ha affermato il legale - non ci ha mai notificato una richiesta di proroga delle indagini, iniziate dal pm Letizia Mannella nel 2011, e ha continuato a indagare sempre sugli stessi fatti". L'udienza e' durata circa tre ore e al termine il collegio, presieduto da Paolo Micara, si e' riservato.

Lassini ha anche eccepito la competenza territoriale a favore di Busto Arsizio perche' l'ipotizzata corruzione sarebbe avvenuta ad Arconate, paese di cui Mantovani e' stato sindaco. Con Mantovani, arrestato in qualita' di senatore, sottosegretario di Stato, assessore regionale alla Salute e sindaco di Arconate all' epoca dei fatti contestati, la guardia di finanza aveva arrestato il suo collaboratore Giacomo Di Capua e un ingegnere del Provveditorato alle opere pubbliche per la Lombardia e la Liguria, Angelo Bianchi. Quest' ultimo era gia' stato arrestato nel 2008 per un caso di presunti appalti truccati in Valtellina e successivamente rinviato a giudizio con altri nel 2012. Secondo la Procura, Mantovani avrebbe esercitato pressioni indebite affinche' Bianchi, nonostante fosse stato rinviato a giudizio, mantenesse le sue funzioni al Provveditorato. "Ma il mio assistito - contesta Lassini - non sapeva del rinvio a giudizio di Bianchi". Secondo il legale, non solo non sussistono le esigenze cautelari a carico di Mantovani, ma neppure la "gravita' indiziaria" in relazione alle condotte che gli vengono contestate.








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