Mantovani: "Agito in buona fede. Maroni mi rinomini assessore" - Affaritaliani.it

Milano

Mantovani: "Agito in buona fede. Maroni mi rinomini assessore"

L'ex vicepresidente della Regione Lombardia è imputato per corruzione

 "Sono pronto a rifare l'assessore alla Regione Lombardia, visto che mi hanno sottratto questa carica, se Maroni ha il coraggio...". Al termine della prima udienza del processo con rito immediato in cui è imputato per corruzione, concussione e turbativa d'asta, l'ex vicepresidente della Regione si 'candida' a tornare in giunta, come assessore alla Salute, anche perchè ha spiegato di aver agito in buona fede.

Mantovano ha spiegato anche il perchè di questa sua richiesta: "Siamo assolutamente innocenti e, per quanto riguardo le richieste di costituzione di parte civile contro di me da parte di Regione e Comune di Arconate (di cui Mantovani e' stato sindaco ndr.), non credo che abbiano ragioni sufficienti per farlo. Dire che sono amareggiato - conclude - e' un'espressione di rito, diciamo che mi e' cambiata la vita senza ragione, provate a immaginare cosa si prova".

IL PROCESSO - Il Comune di Arconate, di cui e' stato sindaco per molti anni e la Regione Lombardia, della quale era vicepresidente al momento dell'arresto, hanno chiesto di costituirsi parti civili nel processo in cui Mantovani e' imputato per corruzione, concussione e turbativa d'asta. Nell'ambito dell'inchiesta erano finiti in carcere lo scorso ottobre anche il suo 'storico' collaboratore Giacomo Di Capua e il funzionario del Provveditorato Opere Pubbliche Lombardia e Liguria Angelo Bianchi. Non ha invece presentato richiesta di costituzione il Provveditore Piero Baratono, il presunto concusso che, secondo la Procura, sarebbe stato minacciato per far mantenere gli incarichi a Bianchi, malgrado fosse stato coinvolto in un'indagine della Procura di Sondrio.

Nella prima udienza del processo, davanti ai giudici della IV sezione penale del Tribunale di Milano, hanno inoltre chiesto di costituirsi parti civili, tra gli altri, il Ministero delle Infrastrutture, l'ex Asl numero due (ora Ats Milano), alcune 'croci' assistenziali e societa' escluse dalle presunte gare truccate anche per il trasporto dei malati. Roberto Lassini, legale di Mantovani che e' l'unico imputato nel processo perche' ha scelto l'immediato a differenza degli indagati che proseguono col rito ordinario, ha chiesto ai giudici tempo per rispondere alle "complesse questioni" inerenti alle richieste di parte civile. Tempo concesso, col rinvio al 29 giugno. Mantovani, da poco componente della Commissione Carceri, era presente in aula accompagnato da una trentina di compaesani che, con la loro presenza, gli hanno voluto manifestare sostegno e affetto. 








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