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Milano
Tangenti: spunta 'pizzino', 10 mila euro a Tatarella
Pietro Tatarella

Tangenti: spunta 'pizzino', 10 mila euro a Tatarella

Nell'inchiesta della Dda di Milano con al centro un sistema di corruzione, appalti pilotati e finanziamenti illeciti ai partiti spunta un pizzino in cui si parla dei 10 mila euro versati dalla Ecol Service di Daniele D'Alfonso a Pietro Tatarella per la sua candidatura alle Europee per Forza Italia. 
L'appunto manoscritto, che compare fotografato negli atti dell'indagine, e' stato sequestrato nel portafogli di Gioacchino Caianiello, l'influente politico azzurro in Lombardia ritenuto dalla Procura il 'burattinaio' del sistema. 

Il foglietto che, secondo gli inquirenti, dimostrerebbe il presunto finanziamento illecito accordato da D'Alfonso a Tatarella in cambio delle 'entrature' che il politico gli avrebbe offerto nel mondo degli appalti, e' stato sequestrato il 7 maggio 2019, giorno in cui sono state eseguite le misure cautelari. Viene collegato dalla Procura alla cosiddetta "operazione Tatarella" di cui si sarebbe parlato all'House Garden Cafe' di Gallarate (Varese) pochi giorni prima in cui Caianiello e l'imprenditore Mauro Tolbar, anche lui coinvolto nell'inchiesta, "si accordano in relazione a un probabile finanziamento illecito della campagna elettorale" di Tatarella.

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