Milano

Teatro Oscar: al via la nuova stagione 2024-25 dal titolo "Il vizio della speranza"

Francesca Ferri

La speranza come filo conduttore della nuova stagione del Teatro Oscar di Milano, presentata oggi dai tre direttori artistici Gabriele Allevi, Luca Doninelli e Giacomo Poretti: quest'anno non solo spettacoli, ma anche un corso di formazione

Il Teatro Oscar riapre il sipario: al via la nuova stagione 2024-25 dal titolo "Il vizio della speranza"

La nuova stagione del Teatro Oscar di Milano, in scena dal 1 ottobre 2024 al 25 maggio 2025, si preannuncia intensa e ricca di spunti di riflessione, con la "speranza" come filo conduttore. Non a caso, il titolo della nuova produzione di Marco Martinelli, "Il vizio della speranza", ispira l’intera programmazione, scelta dai direttori artistici Gabriele Allevi, Luca Doninelli e Giacomo Poretti. Il concetto di speranza, pur irrazionale e talvolta difficile da sostenere, è descritto come una forza potente e ineludibile, un’energia che guida le nostre azioni quotidiane, dall’arte alla scienza. "L'illuminismo invitò gli uomini a diffidare della speranza: paura e speranza sono sentimenti fallaci, perché fanno dipendere il nostro presente dall'attesa di qualcosa che, se c'è, si trova in un tempo (il futuro) non governabile dalla nostra razionalità. Eppure la speranza c'è. Apparentemente assurda, irragionevole, spesso così difficile da sembrare impossibile. Guerre, odio, follia: chi ci può dire che domani andrà meglio? Ciò nonostante ogni giorno ci alziamo dal letto, ogni giorno lavoriamo per dare qualcosa di buono a chi amiamo, ogni giorno artisti e scienziati si mettono al lavoro sperando di dare al mondo qualcosa di meglio di ieri: una conoscenza nuova, una bellezza nuova. Messa al bando dal razionalismo, la speranza risorge di continuo, come un'eresia, come un pensiero inconfessabile, un vizio - come lo chiamò Giovanni Testori - della natura. Noi lo sappiamo bene, che sperare è difficile. Ma esiste qualcosa di veramente umano che non sia anche difficile?" queste le parole dei tre direttori artistici del Teatro Oscar che per questa nuova stagione hanno voluto continuare ed intensificare il percorso di ricerca iniziato in questi anni verso una proposta al pubblico sempre più varia e di qualità e che ha già ricevuto molti consensi in passato.

Giacomo Poretti: "La comicità per riflettere profondamente su temi e problemi del nostro tempo"

 

La stagione teatrale si aprirà martedì 1 ottobre con la nuova edizione degli spettacoli "Prendersi a cuore. Il triduo del giullare", un mix di comicità e profondità, affidato a noti volti del panorama comico italiano come Enrico Bertolino e Turbopaolo, affiancati da giovani promesse della stand-up comedy. Come moderni "giullari", attraverso immaginazione, allegria e gioco si cimenteranno nel raccontare i messaggi più profondi e di senso della nostra esistenza sempre più difficile da comprendere. In collaborazione con il Centro Cardiologico Monzino, lo spettacolo trasmette messaggi di riflessione, con un linguaggio giocoso e immediato. "La terza vera stagione del Teatro Oscar riapre il sipario con una prima parte approntata apparentemente al genere comico ma con valenza particolare, profonda. L'inizio della stagione è dunque affidata ai comici, anzi ai giullari, ovvero i bisnonni degli attuali comici. I giullari sono quelle persone che dicono le cose scomode e irriverenti e a cui è affidato il compito di occuparsi di temi apparentemente irrisolvibili. Abbiamo affidato a una quindicina di comici questa frase "Prendersi a cuore", che potranno declinare a loro piacimento, con il loro stile. Lo abbiamo fatto perché crediamo che i giullari, i comici, grazie al dono dell'ironia possano suscitare riflessioni toccando pieghe dell'umano che altri linguaggi non riuscirebbero a raggiungere, e aiutare a diradare le nebbie oscure del periodo storico in cui ci troviamo".

Spettacoli che spaziano tra tradizione e contemporaneità

Oltre a grandi ritorni come "Condominio mon amour" di Giacomo Poretti e volti celebri come Paolo Cevoli e Arturo Brachetti, la stagione propone opere inedite che esplorano temi di grande attualità e universalità. "In nome della madre" di Erri De Luca, in scena l'11 e 12 ottobre con Galatea Ranzi, racconta la storia e la gravidanza di Miriàm/Maria in una visione intima e potente. Mentre dal 17 al 20 ottobre Melania Giglio si esibirà con "Amy Winehouse. L'amore è un gioco a perdere", lo spettacolo che ripercorre le tappe umane e musicali della straordinaria carriera dell'iconica cantante britannica. A fine ottobre si alterneranno invece due conosciutissimi artisti maschili: il 24 ottobre Paolo Cevoli porterà il suo "Paolo Cevoli Show", un one man show che trae spunto dal repertorio del comico, dalle sue esperienze televisive, cinematografiche, teatrali e dai suoi libri. Mentre il 26 ottobre andrà in scena "Arturo racconta Brachetti", un sorprendente talk-show sulla vita e le avventure dell'uomo dai mille volti, capace di trasformarsi in un battito di ciglia in mille personaggi. Due serate speciali fatte di confidenze, ricordi e viaggi fantastici. Il programma si arricchisce di momenti di introspezione, come in "Fino alle stelle", una commedia musicale che attraversa l’Italia degli anni '50, in scena dal 20 al 24 novembre con Tiziano Caputo e Agnese Fallongo. Oltre a spettacoli di respiro internazionale, come il suggestivo "Virtual Reality" del quartetto ucraino Dekru. Il Teatro Oscar, fedele alla sua missione di sperimentazione e qualità, chiude con "Turning Points", un viaggio nei momenti di svolta della storia umana, e altre produzioni che non mancheranno di sorprendere e coinvolgere il pubblico in un percorso emotivo e intellettuale senza precedenti.

Luca Doninelli: “Una stagione che omaggia la tradizione unica della comicità milanese"

 

"L'idea della comicità in apertura di questa nuova stagione ha radice profonda nella tradizione unica della comicità milanese", afferma il direttore artistico Luca Doninelli alla presentazione della stagione 2024-25 del Teatro Oscar. "L'evento totem del nostro teatro, lo spettacolo che lo caratterizza, si chiama Versus. Il nome fa diretto riferimento a un modo di parlare di Milano attraverso le sue opposizioni. L'idea è nata da una chiacchierata totalmente informale tra me e Stefano Boeri, in cui osservavamo la dualità della città di Milano. Milano è la città del 'ma anche'. Credo che questo sia un modo molto fecondo per parlare di una città che, come diceva il suo primo biografo Da La Riva 'ha la coda dell'anguilla': tu credi di poterla afferrare e conoscere totalmente e invece no, Milano è sempre anche qualcos'altro. Versus nasce quindi per raccontare la nostra città attraverso le opposizioni necessarie e al tempo stesso incompatibili che la costituiscono. Ed è proprio questo il bello e la meraviglia di Milano".

Gabriele Allevi: "Al Teatro degli Angeli, la nuova scuola di formazione teatrale aperta anche alla disabilità"

 

Una nuova stagione, quella del Teatro Oscar di Milano, che si apre anche alla formazione. "E' un compito che abbiamo sempre sentito come parte del nostro Dna. Sentiamo il bisogno di trasmettere qualcosa alle nuove generazioni e al tempo stesso di ricevere da loro uno stimolo per creare qualcosa di innovativo". Così Gabriele Allevi, uno dei tre direttori artistici del Teatro Oscar, a margine della presentazione della nuova stagione 2024-2025. "Il luogo in cui avviene questo incontro e scambio di saperi e di informazioni è la scuola. Abbiamo trovato lo spazio per crearne una in via Colletta 21, sotto la Chiesa degli Angeli Custodi e per questo si chiamerà Teatro degli Angeli. Sarà la sede di un importante progetto realizzato dal Teatro degli Incamminati e da Officine Creative dell'Università di Pavia con il sostegno di Fondazione Allianz Umana Mente La 'Scuola laboratorio Casa Teatro'. Si tratta di un percorso professionalizzante biennale, intensivo e altamente qualificato, rivolto a giovani con e senza disabilità e finalizzato alla creazione di un nuovo profilo di attori e attrici che rispondano a questo nuovo orizzonte delle arti sceniche e dello spettacolo dal vivo. Per una scena teatrale italiana sempre più inclusiva e ricca di nuove sfumature, linguaggi e forme estetiche" conclude Allevi.


Teatro Oscar: il calendario 24/25

 Ridere di cuore. Il triduo del giullare, 1-2-3 ottobre 2024

Diario di un poeta in prosa. Delio Tessa, con Giulia Lazzarini, 7 ottobre 2024

In nome della madre, con Galatea Ranzi, 11-12 ottobre 2024

Amy Winehouse. L'amore è un gioco a perdere con Melania Giglio, dal 17 al 20 ottobre 2024

Paolo Cevoli Show, con Paolo Cevoli, 24 ottobre 2024

Arturo racconta Bracchetti, con Arturo Brachetti, 26 ottobre 2024

Condominio Mon Amour, con Giacomo Poretti e Daniela Cristofori, dal 14 al 17 novembre 2024

Fino alle stelle. Scalata in musica lungo lo stivale con Agnese Fallongo e Tiziano Caputo, dal 20 al 24 novembre 2024

La fregatura di avere un'anima, con Giacomo Poretti, 5 dicembre 2024

Le Volpi, CapoTrave, 13-14-15 dicembre 2024

Due Uomini. Roncall e Montini alla prova del tempo, 19 dicembre 2024

La Locandiera. A long play, con Mille e La Scapigliatura, dal 9 al 12 gennaio 2025

Canto della Rosa Bianca. Studenti contro Hitler. Monaco 1942/43, con Maurizio Donadoni, 28 gennaio 2025

Il Vangelo secondo Antonio, con Dario De Luca, dal 30 gennaio al 2 febbraio 2025

Eresia della Speranza. Dante, Dickinson, Majakovskij, con Marco Martinelli, 8-9 febbraio 2025

Virtual Reality. Teatro fisico per tempi digitali, Quartetto Dekru, dal 20 al 23 febbraio 2025

Io, Shakespeare e Pirandello, con Giorgio Pasotti, 7-8 marzo 2025

TURNING POINTS. Il sogno di Galileo, con Luca Doninelli, 20 marzo 2025

Mercoledì delle Ceneri, Fort Apache Teatro, 28-29-30 marzo 2025

Nella Lingua e nella Spada, con Elena Bucci, dal 3 al 6 aprile 2025








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