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Milano
Terrore sul bus, Sy a pm: "Mare Jonio" episodio scatenante
Foto: LaPresse

Terrore sul bus, Sy a pm: "Mare Jonio" episodio scatenante

"Il caso della nave Mare Jonio è stato "l'episodio scatenante, la goccia che ha fatto traboccare il mio vaso". E' quanto avrebbe detto in sostanza, Ousseynou Sy, l'autista che ha dirottato un bus con 51 studenti e gli ha dato fuoco, nell'interrogatorio davanti al capo del pool dell' antiterrorismo milanese Alberto Nobili e al pm Luca Poniz.

Il dirottatore dell'autobus con 51 bambini a bordo, Ousseynou Sy, è stato sentito dai magistrati. Ora Ousseynou Sy, 47 anni, autista italiano di origini senegalesi, è accusato di sequestro di persona, strage, incendio e resistenza. Gli studenti sono riusciti ad avvertire i carabinieri durante il tragitto e sono stati così salvati. L'incubo è finito dopo 40 minuti. Pm: 'No legami con l'Isis o il terrorismo'.

 

 

Terrore bus, pm: Sy aveva un coltello, ma si cerca anche una pistola

Aveva un coltello da cucina con se' Ousseynou Sy. Lo hanno detto inquirenti e investigatori stasera in conferenza stampa. "Alcuni ragazzini - e' stato aggiunto - hanno detto di aver visto spuntare dalla cintola dell'uomo il calcio di una pistola". Pistola che per il momento non e' stata ritrovata. 

Sy ha preso la cittadinanza italiana con le nozze

L'autista 47enne di origini senegalesi è cittadino italiano dal 2004 in quanto ha sposato una italiana dalla quale ha avuto due figli (prima di separarsi). E' quanto spiegato dagli inquirenti e dagli investigatori del corso della conferenza stampa di stasera in Procura a Milano. Il pm Luca Poniz, che insieme ad Alberto Nobili, il responsabile dell'antiterrorismo milanese, coordina le indagini ha spiegato che l'uomo ha una condanna definitiva a un anno, con sospensione della pena, che risale al 2018 e risponde di due episodi di guida in stato di ebbrezza risalenti a qualche anno fa. 

Autista dirotta bus e gli da' fuoco, la ricostruzione degli avvenimenti

Un autista di autobus, il 47enne Ousseynou Sy, cittadino italiano di origine senegalese, ha dirottato ieri mattina il mezzo che guidava, carico di 51 ragazzidelle scuole medie e di tre accompagnatori, e una volta bloccato dai carabinieri gli ha dato fuoco. Tutti salvi gli occupanti, anche se per alcuni di loro e' stato necessario un passaggio in ospedale. L'uomo, separato, aveva sposato una donna italiana e aveva due figli di 12 e 18 anni; aveva precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale. E' stato fermato con le accuse di sequestro di persona, strage e incendio. L'autista, in forze alle Autoguidovie, questa mattina era in regolare servizio a Crema, dove ha caricato gli studenti della scuola media Vailati che avrebbero dovuto recarsi in una palestra.

Da li' pero' ha di fatto dirottato il mezzo imboccando la Paullesee dicendo di volersi dirigere verso Linate. Un tragitto del terrore, durato oltre mezz'ora, in cui l'uomo avrebbe versato benzina sul mezzo, sostenendo di voler fare una strage e di voler fermare i morti nel Mediterraneo, costringendo anche gli insegnanti a legare alcuni ragazzi ai seggiolini con delle fascette da elettricista. Grazie all'allarme lanciato al 112 da uno dei ragazzi, sono intervenuti i carabinieri, che sono riusciti a individuare il bus e nei dintorni di Peschiera Borromeo hanno cercato di fermarlo. L'uomo avrebbe speronato alcune auto prima di essere costretto a bloccarsi. Tutti gli occupanti dell'autobus sono riusciti a scendere dal mezzo: momenti drammatici filmati da automobilisti di passaggio, mentre l'autista a quel punto appiccava il fuoco al bus. I ragazzi sono stati poi portati in una scuola di San Donato, in attesa dell'arrivo dei parenti, a parte 12 ricoverati in ospedale in codice verde, mentre un accompagnatore e' stato ricoverato in codice giallo. 

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