USA, RSE rafforza la cooperazione scientifica internazionale sul nucleare - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 12:41

USA, RSE rafforza la cooperazione scientifica internazionale sul nucleare

Da Boston a Washington, una missione di alto profilo tra ricerca, innovazione e dialogo transatlantico per un futuro energetico sostenibile

USA, RSE rafforza la cooperazione scientifica internazionale sul nucleare

Prosegue l’impegno internazionale di RSE nel settore dell’energia nucleare con una nuova missione a Boston per approfondire le più recenti evoluzioni tecnologiche nel campo della fusione. La delegazione RSE, guidata dal presidente Carloalberto Giusti e dall’amministratore delegato Franco Cotana, ha visto la partecipazione di Piergiovanni Domenighini, ricercatore RSE specializzato sull’energia da fonte nucleare, di Paolo Gaudenzi, consigliere per la Cooperazione Scientifica del Consolato Generale d’Italia a Boston, e di Federico Rossi, professore ordinario di Fisica Tecnica ed Energia Nucleare Sostenibile presso l’Università degli Studi di Perugia.

Il 14 ottobre la delegazione ha preso parte a una visita al Commonwealth Fusion Systems (CFS), società impegnata nello sviluppo della fusione nucleare a confinamento magnetico. Il progetto, realizzato attualmente al 70%, prevede come prima fase la creazione del reattore SPARC, dotato di innovativi magneti a 20 tesla, che sfruttano la superconduttività con milioni di ampere di corrente elettrica. Questo modello rappresenta un risultato di grande rilievo; basti considerare che il progetto internazionale ITER, in corso a Cadarache (Francia), adotta magneti a soli 7 tesla. Con SPARC, grazie al suo intenso campo magnetico, è possibile avere una dimensione quattro volte più compatta rispetto a ITER.

Nel corso della visita, la delegazione RSE ha potuto accedere alle aree di assemblaggio del reattore e all’impianto di criogenia, che permette il raffreddamento dei magneti per ottenere la superconduttività, con elio liquido fino a 8 K (-265 °C).

La missione è proseguita il 15 ottobre con una giornata di lavoro presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, alla presenza di professori del Department of Nuclear Science and Engineering. L’incontro si è aperto con una sessione introduttiva a cura del prof. Emilio Baglietto, membro del Comitato Scientifico di RSE, seguita da una discussione tecnica dedicata ai modelli Digital Twin. Successivamente, la delegazione RSE ha approfondito i temi della fusione nucleare a confinamento inerziale. Il confronto è proseguito con un intervento della prof.ssa Haruko Wainwright sulle strategie di gestione dei rifiuti nucleari e sull’impatto ambientale e, in chiusura, con un focus tecnico a cura del prof. Jacopo Buongiorno.

A conclusione della missione negli Stati Uniti, il presidente Carloalberto Giusti e l’amministratore delegato Franco Cotana hanno preso parte, dal 16 al 18 ottobre, agli appuntamenti istituzionali di Washington nell’ambito della “Italy–US Tech Business and Investment Matching Initiative”, evento promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Washington, e della quarta edizione di “TIC & THF Annual US Stakeholders’ Meeting”, organizzato per analizzare opportunità di cooperazione industriale, sinergie territoriali e prospettive di una partnership pubblico-privata capace di estendersi anche oltre l’Atlantico, verso il Mediterraneo e l’Africa.

Nel corso dell’evento “Energy: innovation and grids to fuel the industry of tomorrow”, l’amministratore delegato Franco Cotana è intervenuto per illustrare il ruolo di RSE nella ricerca, nazionale e internazionale, evidenziando l’impegno dell’azienda nel contribuire alla riduzione della dipendenza dai materiali critici, al rafforzamento della sicurezza energetica e allo sviluppo di tecnologie nucleari, come gli Small Modular Reactors (SMR) e la fusione a confinamento inerziale.

Questo nuovo appuntamento del percorso internazionale che RSE da tempo sta promuovendo è stato un’occasione preziosa per un confronto aperto con il mondo accademico e scientifico, per esplorare nuove opportunità di collaborazione e iniziative di ricerca. La cooperazione internazionale, anche in ambito nucleare, apre così nuove porte per l’innovazione tecnologica del Paese.








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