Milano
Vaprio, dna del ladro in cucina: "Sicignano sparò in casa"
Sull'ogiva trovata nella cucina dell'abitazione di Francesco Sicignano era presente il dna della vittima. E' quanto e' emerso dagli accertamenti svolti dalla Procura di Milano nell'ambito dell'indagine in cui il candidato consigliere comunale a Milano per Forza Italia e' accusato di omicidio volontario per la morte di un giovane ladro di nazionalita' albanese, Gjergi Gjioni, che era penetrato nella sua abitazione di Vaprio d'Adda, vicino a Milano. Il ritrovamento in cucina dell'ogiva sembrerebbe confermare il racconto reso dal pensionato che agli inquirenti ha raccontato di avere sparato con la sua calibro 38 mentre il ladro era in casa. "Ho sorpreso il ladro in cucina - aveva detto - sembrava armato ed ho fatto fuoco".
Il giovane albanese sarebbe stato colpito in cucina ma caduto sulle scale esterne, soltanto dopo aver scavalcato il davanzale della finestra, e si sarebbe poi trascinato, agonizzante, fuori dall'appartamento. Sull'ogiva del proiettile analizzata dai Ris di Parma e' stato trovato materiale genetico compatibile con quello della vittima. Stando alla ricostruzione del pm Antonio Pastore, avvalorata dagli accertamenti svolti, l'albanese sarebbe stato centrato da un colpo al cuore non immediatamente letale e, per questo, prima di crollare a terra, sarebbe riuscito a trascinarsi fuori dall'abitazione. L'accusa di omicidio volontario per ora resta ma potrebbe essere derubricata in legittima difesa quando il magistrato avra' un quadro completo di quanto accaduto, anche alla luce degli esiti della consulenza balistica e di nuovi approfondimenti genetici, attesi entro Natale.