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Milano
Varianti, il Sacco smentisce Galli. Salvini: "Moratoria tv per i virologi"

Ospedale Sacco smentisce Galli. E Salvini attacca i virologi: serve silenzio

Non si placano le polemiche sulla sovraesposizione dei virologi, soprattutto per i toni allarmistici che spesso alcuni di loro tengono sui mezzi di comunicazione. Ultimo esempio il caso dell'Ospedale Sacco di Milano e Massimo Galli di ieri.

 "Le zone colorate non hanno sortito gli effetti voluti, i dati dell'ultimo periodo delineano una situazione in qualche modo 'congelata' ma non fanno presagire alcunche' di buono, soprattutto per effetto delle varianti". Lo ha detto Massimo Galli, direttore malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, intervenendo ad "Agora'" su Raitre. "Servirebbero chiusure mirate, con 'zone rosse' laddove necessario - ha spiegato Galli - piu' test e poi, naturalmente vaccinare, vaccinare, vaccinare: purtroppo pero' manca il 'pane', l'approvvigionamento batte la fiacca, difficile negarlo". 

"In merito ad alcune notizie apparse sulla stampa riguardanti 'reparti pieni di varianti' riferite al reparto di degenza di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco, l'ASST Fatebenefratelli Sacco precisa che tali affermazioni al momento attuale non rappresentano la reale situazione epidemiologica all'interno del presidio". Lo si legge in una nota della stessa Asst in riferimento all'allarme lanciato dal direttore delle Malattie infettive del Sacco di Milano, Massimo Galli, che aveva parlato di "reparti pieni di varianti".

 "Attualmente - prosegue la nota - le percentuali di varianti identificate (verificate secondo le indicazioni del Ministero della Salute e dall'ISS o su controlli a campione) sono in linea con la media nazionale ed inferiori alla media regionale". La Asst spiega inoltre che "in collaborazione e sintonia con ATS Città Metropolitana di Milano, l'ASST Fatebenefratelli Sacco con il suo Laboratorio di Microbiologia Clinica, Virologia e diagnostica delle Bioemergenze è già dalla fine di dicembre 2020 parte attiva del sistema di sorveglianza sulle varianti, coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità ed è stato individuato come uno dei sei laboratori regionali accreditati a livello nazionale". 

Al Sacco di Milano su 314 pazienti Covid positivi ricoverati tra il 23 dicembre 2020 e il 4 febbraio 2021, "i dati raccolti hanno rilevato la presenza di 6 pazienti positivi alla variante UK (inglese) su un totale di 50 casi che, in ragione delle loro caratteristiche, sono stati sottoposti a squenziamento". Lo riferisce in una nota la Asst Fatebenefratelli-Sacco. "Si precisa, inoltre, che presso il Laboratorio di Microbiologia Clinica, Virologia e diagnostica delle Bioemergenze prevede di utilizzare a breve un nuovo test diagnostico che permetterà di identificare in via preliminare l'eventuale positività ad una delle tre varianti". Per la Asst, "la presenza di varianti del virus rappresenta una preoccupazione per il mondo sanitario e questo deve indurre, da una parte, gli operatori sanitari a mantenere un'elevata attenzione per individuarne la presenza a scopo preventivo e, dall'altra, tutta la popolazione ad attenersi alle usuali misure di sicurezza per evitare il contagio da Covid-19".  All'ospedale Sacco di Milano "fino ad oggi presso il Laboratorio di questa ASST è stata identificata esclusivamente la variante UK (cosiddetta "variante inglese") e, al momento, nessun sequenziamento ha evidenziato la variante brasiliana o sudafricana", si legge sempre nella nota di Asst Fatebenefratelli-Sacco, sottolineando che tra il 23 dicembre 2020 e il 4 febbraio 2021 sono stati 6 i pazienti positivi al Covid-19 ricoverati e contagiati dalla "variante inglese". 


Coronavirus, Salvini: Silenzio stampa e moratoria tv per i virologi

"Ho chiesto a Draghi, e lo richiederò con forza, il silenzio stampa e una moratoria tv per virologi e contro-virologi: non se ne può più". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a Telelombardia.  

"Perchè deve spargere terrore e sconcerto?", ha detto Salvini parlando del primario infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli. "Rispetto il lavoro dei medici e degli scienziati: mettetevi attorno a un tavolo, ma che sia attorno al tavolo. Non possono dire uno il contrario dell'altro, basta, sulla vita non si scherza: diano i dati e le proposte, e la politica li attua", ha spiegato. 

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