Milano
Legnano, dopo aver ucciso Vasilica, Mostoni è andato ad una festa (e poi con un'altra escort)
Il 29enne accusato dell’omicidio di Vasilica Potincu, nota come “Katty”, avrebbe tentato di mascherare il delitto partecipando a una festa e incontrando un’altra prostituta poche ore dopo

Legnano, dopo aver ucciso Vasilica, Mostoni è andato ad una festa (e poi con un'altra escort)
Un flusso inquietante di gesti e movimenti ha segnato le ore precedenti e successive all’uccisione di Vasilica Potincu, 35 anni, conosciuta anche con i nomi “Elena” o “Katty”. Secondo quanto emerso dalle indagini, Andrea Mostoni, 29 anni, avrebbe vissuto quella giornata tra immagini funebri salvate sul telefono, un’apparente normalità ricostruita in una festa tra amici e l’incontro con un’altra escort, a pochi giorni dal femminicidio. È lui il principale sospettato del delitto avvenuto il 24 maggio a Legnano, dove la donna è stata trovata priva di vita nel suo appartamento, colpita da nove coltellate.
Un rapporto ambiguo diventato sempre più ossessivo
I due si conoscevano da tempo. Il primo incontro sarebbe avvenuto proprio nell’abitazione in cui poi è stato ritrovato il corpo della donna. Da allora, la relazione si sarebbe intensificata, almeno da parte di Mostoni, che avrebbe versato alla 35enne – secondo quanto documentato dagli inquirenti – oltre 50mila euro in bonifici, tutti etichettati con la causale “regalo”. Un legame che con il tempo sarebbe degenerato in una vera e propria ossessione. Vasilica, che oltre all’attività di escort lavorava anche come segretaria in uno studio di commercialista a Pavia, aveva espresso preoccupazione per l’insistenza dell’uomo. A confermarlo è il suo datore di lavoro, che avrebbe tentato di convincerla ad allontanarsi da quella relazione e l’avrebbe messa in contatto con un avvocato per avviare una diffida. Ma poco dopo questo passaggio, la situazione ha preso una piega tragica.
Sul cellulare del killer foto di cimiteri
Le forze dell’ordine, analizzando il cellulare del 29enne, hanno trovato diversi elementi ritenuti significativi: nella mattinata del 24 maggio, Mostoni avrebbe salvato una sequenza di immagini simbolicamente sinistre. Tra queste, una foto di un cimitero, una di un giovane che depone fiori su una lapide, la copertina della canzone “Killer” del rapper Eminem e uno smile con croci al posto degli occhi. La sera stessa, intorno alle 22:30, Mostoni viene ripreso da una telecamera nei pressi dell’appartamento di via Stelvio, a Legnano. Le immagini lo mostrano mentre osserva l’interno dell’abitazione dalla finestra. Alle 23:37 scompare, per poi ricomparire alle 00:13. Per gli inquirenti è in quell’intervallo di circa 36 minuti che si sarebbe consumato l’omicidio. Il corpo di Potincu, nudo e riverso sul pavimento, sarà scoperto soltanto la mattina seguente da un vicino, insospettito dalla porta socchiusa.
La festa per crearsi un alibi dopo il delitto. E la notte dopo l'incontro con un'altra escort
Dopo aver lasciato la scena, Mostoni avrebbe chiamato un amico e raggiunto una festa a Canegrate, nel tentativo – ipotizzano i carabinieri – di costruirsi un alibi. Il giorno dopo avrebbe poi incontrato un’altra escort, pagando 170 euro per una prestazione. “Assoluta mancanza di empatia”, scriverà nel provvedimento di fermo il pubblico ministero Ciro Caramore, titolare delle indagini. Le verifiche tecniche sul suo cellulare e sulle telecamere di sorveglianza hanno confermato la sua presenza a Legnano quella notte. Durante la perquisizione nella sua abitazione, è stata inoltre trovata la stessa maglietta indossata la sera del delitto. Andrea Mostoni è stato fermato con l’accusa di omicidio il 18 maggio. L’inchiesta prosegue, mentre sullo sfondo resta il sospetto di un gesto premeditato, maturato nel silenzio di una dipendenza emotiva sfociata in tragedia.