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Milano
Via Idro, polemiche dopo lo sgombero: "Milano non può accettare questo degrado"
Sgombero al campo rom di via Idro

"Maiali, oche, carcasse di auto bruciate e sporcizia: una città come Milano non può permettersi questo degrado. Altri campi rom non sono più accettabili. Un grazie di cuore agli uomini delle forze dell'ordine che hanno finalmente messo fine all'insediamento Sinti di via Idro, ma per il futuro dobbiamo ripensare alla gestione dei campi rom nella città. Milano non può trasformarsi in una grande discarica a cielo aperto in preda alla criminalità. I nostri cittadini ci chiedono sicurezza e legalità e noi dobbiamo soddisfare questo bisogno primario. Quanto è accaduto in questi giorni con le proteste e gli incendi a poche centinaia di metri dai centri abitati non deve più ripetersi. NoixMilano non lo permetterà". Così il candidato sindaco Nicolò Mardegan polemizza al termine delle operazioni che hanno condotto allo smantellamento del campo di via Idro, in cui vivevano circa cento rom.

via idro 03Sgombero al campo rom di via IdroGuarda la gallery

PASSERA: "NO AD ACCOGLIENZA LASSISTA E IMPROVVISATA" - Polemiche anche da parte del candidato sindaco Corrado Passera: "Ora che lo sgombero del campo Rom di via Idro si è concluso, la Giunta vigili affinché non nascano, come accade di solito in questi casi, piccoli campi irregolari che sfuggono ai controlli, tanto che non si sa neppure quanti siano. Per la sicurezza dei milanesi è inaccettabile che l'Amministrazione non abbia idea di chi risiede in queste aree degradate, vere e proprie ferite della città esattamente come le tante aree abbandonate come quella di via Lattanzio, con imprevedibili conseguenze sulla sicurezza dei cittadini". "Uno studio del Naga - continua Passera – spiega infatti che le persone sgomberate si spostano disperdendosi sul territorio circostante in piccoli e precari insediamenti illegali in condizioni di estremo degrado, che sorgono in luoghi sempre più nascosti e insicuri, senza acqua, luce e servizi igienici di solito vicino a dove c'erano i campi più grossi.""La mia posizione su questo tema – conclude Passera – è molto semplice: I nomadi se sono nomadi, vanno accolti in un numero molto limitato di campi di transito ben localizzati ben organizzati e ben vigilati. Campi che possano garantire loro le migliori condizioni di vita, di assistenza sanitaria e scolastica, che siano dignitosi ed efficienti. Ma, appunto, campi di transito, in modo che i nomadi che desiderano passare da Milano vi possano trovare accoglienza temporanea, non permanente. Non ci devono essere campi "stabili", di nessun genere e quindi tutti i campi esistenti vanno smantellati.  L'accoglienza non organizzata, lassista e improvvisata è sintomo di superficialità, certamente di insicurezza e alla fine, di disumanità"

MAJORINO: "DA DESTRA REAZIONI IMBARAZZANTI" - I commenti e le reazioni della destra sono invece definiti "imbarazzanti" dall'assessore comunale Pierfrancesco Majorino: "Grazie all'azione del Comune coordinata da Granelli abbiamo dato vita ad un intervento "modello" in via Idro. Da una parte è stato superato il campo (e l'area potrà essere recuperata) dall'altra è stata trovata e offerta una soluzione alternativa per i suoi abitanti"

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