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Milano
Via Scaldasole: dal degrado alla rinascita tra le note di Mozart
il giardino di via Scaldasole

di Mita Galbiati

C’è un luogo nascosto e accogliente come un ventre materno al Ticinese, a due passi da piazza 24 Maggio, è via Scaldasole, che unisce corso di Porta Ticinese a via Arena. La musica in quello spazio, arricchito da un’area verde pubblica, sotto la tutela di cittadini, sembra arricchirsi di rotondità e armonie rare e preziose. Anche sabato 21 maggio le note del piano, nate dalle sapienti mani di Chiara Orsetto per l’evento di Piano City là hanno ampliato l’emozione di chi era presente.

Scaldasole è un nome che evoca il calore benefico dell’astro a cui la terra deve il suo vivere. Un nome ripetuto in molte aree d’Italia e dato anche a  paesi ridenti. Qui invece si tratta di una strada di Milano, che ha molta storia di un passato gustoso e ricco di fatti di cronaca, raccontata a vari livelli di conoscenza, fantasia e verità (anche nel nuovo libro: Storie e  luoghi del quartiere Genova Ticinese – edito dai Civici), questa, però è anche una strada di Milano rinata per amore. La via ha, soprattutto, svelato di recente un’anima vivace, determinata e straordinaria: dicono che “Milano ha il cuore” in mano é vero, qui si può vedere!

Gente comune con la voglia di togliere quel luogo al degrado e all’abbandono, con molta determinazione, sacrificio e amore ha creato miracoli di civismo. Le case e ogni angolo della breve, stretta e torta strada erano ricoperte dall’insulto di una miriade di vandali, un ampio spazio al centro della via, rimasto con il vuoto di un abbattimento di edifici dell’ultima guerra e, purtroppo, già pronto a una riedificazione, aveva innalzato verde spontaneo e trascurato.

Contro questo progetto, e per una rinascita della via che andasse in direzione diversa, si sono inizialmente mobilitati Luca Greco e Legambiente, coinvolgendo civici, cittadini e altre organizzazioni con una petizione che ha raggiunto le 2mila firme e attirato l'attenzione di media e istituzioni. Tutto per poter laciare l'area a verde.

Successivamente, per la gestione degli spazi, ecco entrare in azione i Civici - cittadini vicino ai cittadini – gente che non conosce le parole “è impossibile”, che non molla e decise che quella strada sarebbe rinata. Ebbene attuando –sinergie – tra amministrazione comunale (zona 1) e associazione Retake Milano cittadini volontari per la bellezza (altri che non si fermano davanti a “è impossibile") via Scaldasole in due anni è oggi "uno spettacolo nello spettacolo>".

Era il 21 marzo del 2015 quando si inaugurò il giardino di Scaldasole, dopo la soluzione trovata dal Comune di Milano, determinato a salvare da colate di cemento in arrivo quello spazio verde, (così come è salvo oggi lo spazio che in via Madonnina in Brera, alza al cielo i rami imponenti di una Paulonia diventata quasi una star). Per Scaldasole a marzo 2015 i Civici avevano già lavorato duramente e fatto nascere un luogo curato e protetto di accoglienza nel verde per il benessere di tutti. Neppure ci abitano là… questi cittadini dal cuore d’oro, ma c’è chi sa che “dove si semina generosità nasce speranza per un futuro migliore e che l’effetto domino ha una potenza inimmaginabile.” La strada dov’è anche il CAM (centro di aggregazione multifunzionale) però era un disastro, imbrattata oltre l’immaginabile incuteva timore e senso di disagio.

Così a dicembre 2015 Retake Milano mobilitò i suoi cittadini volontari e i ragazzi della “Messa alla prova” affidati all’associazione onlus dal Tribunale di Milano. Pulirono tutto: pali, muri, sacinesche, portoni, vetrate e quello un vero regalo di Natale, fatto con il cuore, come si usa dire. Il fatto è che questo cuore pulsa ancora e in sincrono con quello dei Civici. Via Scaldasole è come un ex malato grave, soccorso, accudito, che conosce il valore della riconoscenza. Una strada oggi ridente, accogliente, affettuosa e dall’acustica eccezionale, sia grazie alla sua conformazione, sia all’armonia umana che si respira. 

Prima del concerto di Chiara Orsetti, grazie ai Civici e a Retake Milano è avvenuta l'eliminazione del graffitismo vandalico nell'intera area. Sabato dalle 14,30 tre retaker hanno dato gli ultimi ritocchi nella oggi attraente stradina (un tempo vera Cenerentola), hanno provveduto alla pulizia di pali, cartelli e piccoli imbrattamenti di tag,  lavorando fino alle 16, poi è arrivato il miglior compenso immaginabile sulle note di Chopin, Mozart e Bizet.

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