Milano
Milano, turista ebreo aggredito in autogrill, la versione del gruppo di palestinesi: "Lui il primo a insultare, ha tirato una testata"
Tre dei presunti aggressori dell'autogrill di Lainate sono stati identificati dalla Digos. Ma emerge una ricostruzione diversa di quanto accaduto

Milano, turista ebreo aggredito in autogrill: accertamenti su dieci persone, tre identificati
Primi indagati nell'inchiesta della Procura di Milano sull'aggressione ai danni di padre e figlio ebrei in un'area di sosta dell'autostrada Milano-Laghi, a Lainate. L'ipotesi di reato formulata dal pm Eugenio Fusco e' di 'percosse aggravate dall'odio razziale'. Tre dei presunti aggressori sono stati identificati dalla Digos, accertamenti sono in corso su una decina di persone presenti che potrebbero avere partecipato al blitz contro Elie S. e il figlio di sei anni che, secondo una prima ricostruzione, sarebbe avvenuta in due fasi, una caratterizzata da insulti come 'Andate a casa vostra assassini', l'altra con calci e pugni al turista 53enne perche' si sarebbe rifiutato di cancellare il video delle minacce. Gli investigatori stanno analizzando le telecamere di sorveglianza dell'autogrill, del parcheggio e dell'autostrada alla ricerca di riscontri sulla ricostruzione.
A essere coinvolti nell'aggressione, con ruoli ancora da definire, sarebbero stati due distinti gruppi di italiani di seconda generazione appartenenti ad altrettanti nuclei familiari. Nel pomeriggio il pm Eugenio Fusco ha ricevuto gli agenti della Digos che hanno portato gli esiti parziali delle loro attivita' finalizzate all'esame delle telecamere e all'identificazione dei protagonisti della vicenda. Da valutare anche le testimonianze di chi era presente.
Il legale dei presunti aggressori: "E' il francese che ha insultato la compagnia di origine palestinese, lo abbiamo querelato"
Federico Battistini, l'avvocato che assiste alcune delle persone accusate di avere aggredito, verbalmente e fisicamente, una famiglia francese di religione ebraica, ribalta oggi le accuse e afferma: "L'uomo che oggi accusa falsamente i miei patrocinati di essere stato aggredito per motivi di odio etnico, nazionale, razziale o religioso ha rivolto alla compagnia di origine palestinese gesti offensivi, insulti razzisti, sessisti e minacce". "La versione dei fatti esposta dal signore francese è parziale e tendenziosa", aggiunge sostenendo di avere presentato querela nei suoi confronti alla Procura di Milano per i suoi assistiti a cui sono stati riscontrate al pronto soccorso "lesioni, nello specifico trauma cranico e contusioni da percosse".
L'avvocato del gruppo di origini palestinesi: "Antisemitismo? Completamente fuorviante"
Il legale aggiunge: "Qualificare quanto accaduto come espressione di razzismo e antisemitismo risulta completamente fuorviante, oltre che gravemente lesivo della reputazione dei miei assistiti". "Il noto video raffigura una minima parte di quanto accaduto ed è stato strumentalizzato per lamentare presunte condotte antisemite che in realtà di antisemita non hanno proprio nulla e per fomentare un clima di odio che costituisce un serio pericolo per la incolumità degli individui da me patrocinati".
Quindi la ricostruzione nel dettaglio: "Il 27 luglio, attorno alle 20, i miei assistiti si sono fermati all'autogrill di ritorno da una vacanza sul Lago Maggiore - racconta l'avvocato -. Sono entrati, hanno pagato la consumazione alla cassa e sono andati al bancone per prendere un caffè. È sopraggiunto un uomo che ha iniziato a fissarli con insistenza, forse perché parlavano arabo. Questo individuo ha rivolto le sue attenzioni in particolare alle donne del gruppo, le quali indossavano dei ciondoli raffiguranti la cartina geografica palestinese. Passando loro accanto, il signore francese si è rivolto all'indirizzo dei miei assistiti insultandoli. Questa grave offesa è stata percepita molto chiaramente, perché uno dei ragazzi appartenenti al gruppo conosce bene il francese. A fronte di queste gravi affermazioni, il ragazzo si è limitato a rispondere, sorridendo, 'Free Palestine'".
"E' stato il turista francese il primo a insultare e poi a tirare una testata"
"A quel punto, sempre prima di girare il video che è poi stato oggetto di strumentalizzazione, l'uomo che oggi accusa falsamente i miei patrocinati di essere stato aggredito per motivi di odio etnico, nazionale, razziale o religioso ha rivolto alla compagnia di origine palestinese gesti offensivi, insulti razzisti e sessisti e minacce - sostiene l'avvocato Battistini -. Da qui la reazione dei miei assistiti e dei loro familiari, ripresa con il cellulare, scevra da qualsivoglia finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso. Nel video, peraltro, si percepisce chiaramente l'uomo sfidare i presenti a uscire dall'autogrill e rivolgere loro insulti, oltre a inneggiare provocatoriamente a Israele".
"L'uomo che lamenta di essere stato vittima della aggressione, in realtà è stato il primo a tirare una testata a uno dei miei assistiti, 'colpevole' di avergli chiesto di cancellare il video di cui sopra in quanto lesivo della propria privacy, e a scagliare un pugno al volto del di lui fratello. I ragazzi si sono poi recati al Pronto Soccorso, ove sono state diagnosticate lesioni, nello specifico trauma cranico e contusioni da percosse".