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Milano
Vigevano, addio a Moreschi: 59 dipendenti licenziati
Moreschi, Vigevano

Vigevano, addio a Moreschi: 59 dipendenti licenziati

La storica azienda di calzature di lusso Moreschi ha avviato la procedura di licenziamento per 59 dipendenti. La produzione verrà spostata altrove, un duro colpo per l'economia di Vigevano, un tempo capitale della calzatura italiana.  La decisione di Moreschi testimonia il declino industriale della città. Come riporta il Corriere, la notizia ha acceso un acceso dibattito in città, con un consiglio comunale aperto previsto per il 14 marzo per permettere ai lavoratori di incontrare l'amministrazione comunale. Il sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa, ha commentato: "La scelta di Moreschi è legittima dal punto di vista imprenditoriale, ma mi lascia contrariato. Smentisce quanto sempre sostenuto dall'azienda, che si diceva disposta a mantenere qui una base produttiva. Il Comune è disponibile a collaborare con le istituzioni preposte per trovare soluzioni per gli operai."

Acquisizione Hurleys SA per una produzione green

Fondata nel 1946, l'azienda Moreschi fu acquisita da Hurleys SA nel luglio 2020. Hurleys, come riporta al Corriere, mira a "una produzione green, impossibile da attuare nello stabilimento di Vigevano". La produzione rimarrà in Italia, sparsa in altre regioni, mantenendo a Vigevano la progettazione, il controllo qualità e lo spaccio aziendale. Nonostante i licenziamenti, l'azienda prevede nuove assunzioni in una fase di sviluppo che mira a raddoppiare i suoi 25 negozi monomarca nel mondo. "La scelta è strategica, non solo economica" sottolinea l'azienda. 

Vigevano, da "la città delle mille fabbriche" a simbolo del declino 

Nel celebre articolo del 1962 sul Il Giorno, Giorgio Bocca dipingeva Vigevano come "la città delle mille fabbriche e nessuna libreria" con 25.000 operai su 60.000 abitanti. Oggi, sebbene ci siano alcune librerie, il tessuto manifatturiero è in declino. I recenti licenziamenti ne sono l'ennesima testimonianza. I sindacati criticano aspramente la nuova proprietà. La Cgil denuncia l'utilizzo della cassa integrazione e precedenti licenziamenti, sottolineando che la qualità del prodotto è legata al controllo completo del ciclo produttivo. Come riporta al Corriere "eravamo contrari, abbiamo trovato un accordo: Hurleys aveva chiarito come questi esuberi fossero l’unico modo per rilanciare la società e mantenere il sito produttivo a Vigevano. Parole contraddette dai fatti". 

Fabbrica a rischio chiusura: 21 lavoratori in bilico 

Durante l'apogeo gli impiegati erano 300; ora, rimangono solo 21. Lo stabilimento, eretto vent'anni fa, è un'icona di Vigevano, ma rischia la chiusura. La sindacalista dubita che sia inadatto per una svolta econosostenibile, "sarebbe bastato investire per migliorarlo". Sospetta che la proprietà miri a mantenere il marchio, svuotando l'azienda per fini immobiliari. Senza dialogo con i vertici, i lavoratori difenderanno il sito produttivo e faranno sentire la loro voce, sia nel consiglio comunale sia oltre. "Se la battaglia per salvare questi posti di lavoro venisse persa, non è giusto che succeda in silenzio".

 

 








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