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"Viva Vittoria" e il carcere di Bollate

"Viva Vittoria" e il carcere di Bollate

Dove, più che in un carcere, si respirano i ricordi della violenza, agita o subita? In accordo con la giustizia riparativa, però, il carcere dovrebbe proprio svolgere la funzione di rieducare. O, forse, di educare, per la primissima volta, chi con le regole del vivere civile non ha mai avuto un reale contatto attivo. In occasione della giornata che ricorda la violenza sulle donne, quel 25 novembre davvero troppo isolato e negletto nel resto dell’anno, considerando i numeri da brivido delle violenze di genere  dei femminicidi, il carcere di Bollate, da sempre all’avanguardia per le attività che riguardano i detenuti (basti ricordare la illuminata direzione, dal 2002 al 2011, di Lucia Castellano) fa ancora parlare di sé.

Le detenute hanno realizzato a mano 100 metri quadri di coperte

 Questa volta per la ospitalità ad una iniziativa, a favore delle donne vittime, che vede protagoniste le donne operatrici delle case circondariali lomabarde che, con i loro 400 quadrati intendono dire NO alla violenza, con una  esposizione di 100 metri quadri di coperte realizzate a mano proprio per la  Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne del 2022.

 

Questo il risultato di un progetto pilota di sensibilizzazione contro la violenza femminile ideato ed organizzato dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Lombardia, in collaborazione con “Viva Vittoria”, l’ associazione, nata a Brescia nel 2015, che da anni promuove iniziative a sostegno di donne vittime di violenza.

Quest’anno il Provveditorato Regionale della Lombardia, con gli istituti Penitenziari della regione, in occasione della 25 Novembre ha voluto promuovere un’iniziativa di sensibilizzazione sul tema del femminicidio rivolta a tutto il personale del Corpo di Polizia penitenziaria, ed alle altre figure professionali (dirigenti, funzionari giuridico pedagogici, funzionari contabili ed amministrativi) che per circa 9 mesi ha dedicato il proprio tempo libero al “knitting” (il tradizionale lavoro a maglia, lo sferruzzare d’antan, i cui effetti benefici sono stati confermati anche da moderni studi di neuroscienze), realizzando quadrati delle dimensioni di cm 50x50.

Ognuno dei quadrati riporta la firma del proprio autore o autrice

I quadrati realizzati, ognuno dei quali riporta la firma del proprio autore o autrice, sono stati uniti tra loro, in gruppi di 4, da un filo rosso, dando vita a varie coperte che verranno esposte in occasione della ricorrenza della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre 2022, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, presso la II^ Casa di Reclusione di Milano Bollate individuata quale “piazza simbolo” degli Istituti Penitenziari della Regione.Le coperte faranno parte di una raccolta fondi che sarà devoluta a Viva Vittoria e ad un centro impegnato attivamente contro la violenza sulle donne.

Il personale dell’Amministrazione Penitenziaria coinvolto nel progetto ha seguito un corso di formazione teorico-pratica settimanale

Il personale dell’Amministrazione Penitenziaria coinvolto nel progetto ha seguito un corso di formazione teorico-pratica settimanale completamente gratuito, fuori dall’orario di lavoro, iniziativa estesa anche ai familiari dei partecipanti che hanno aderito con entusiasmo. all’iniziativa  fornendo un significativo contributo.L’auspicio, come fanno sapere dal Provveditorato Regionale per la Lombardia del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, è che l’iniziativa, in tempi brevi, possa essere estesa anche ai detenuti:   l’attività creativa del knitting, infatti, oltre a consentire un impegno costruttivo del tempo in carcere, si arricchisce di un valore sociale importante per la sua finalità benefica, avvicinando, sia il lavoro sia chi lo realizza, “anche se solo virtualmente al mondo esterno”.

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