BMW, cambio al vertice: l'era della Neue Klasse sarà di Nedeljković - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 13:38

BMW, cambio al vertice: l'era della Neue Klasse sarà di Nedeljković

BMW, cambio al vertice: l'era della Neue Klasse sarà di Nedeljković

di Giovanni Alessi

C’è una data già cerchiata in rosso nei calendari del quartier generale di Monaco di Baviera, ed è quella del 14 maggio 2026.

Quel giorno non segnerà semplicemente un passaggio di consegne, ma l'inizio formale di un nuovo capitolo nella storia centenaria dell'elica biancoblu. Il Consiglio di Sorveglianza ha sciolto le riserve: sarà il Dottor Milan Nedeljkovićad assumere il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione di BMW AG. Una scelta che parla di continuità, competenza e visione a lungo termine, premiando un manager che ha letteralmente costruito la sua carriera tra le linee di produzione dell'azienda.

Nedeljković raccoglierà l'eredità pesante di Oliver Zipse, il capitano che ha tenuto saldo il timone durante le tempeste perfette degli ultimi anni, dalla pandemia globale alle crisi della supply chain, e che lascerà l'incarico dopo l'Assemblea Generale Annuale del 13 maggio 2026. La transizione non sarà brusca, ma orchestrata con la precisione tipica della casa tedesca: Zipse rimarrà in sella per completare quello che viene definito il più grande progetto strategico nella storia dell'azienda, il lancio della Neue Klasse, per poi chiudere una carriera durata ben 35 anni all'interno del Gruppo.

Il profilo del nuovo leader: concretezza e visione

Ma chi è l'uomo chiamato a guidare BMW verso il 2030 e oltre? Milan Nedeljković, 56 anni, non è un volto nuovo per chi respira l'aria degli stabilimenti bavaresi. La sua è una storia di crescita interna esemplare: entrato in azienda nel 1993 come semplice tirocinante, ha scalato le gerarchie passo dopo passo, accumulando un bagaglio di esperienza internazionale invidiabile. Dal Plant di Oxford alla direzione degli impianti di Lipsia e Monaco, fino al ruolo di Senior Vice President per la qualità aziendale, Nedeljković ha toccato con mano ogni ingranaggio della macchina BMW.

Dal 2019 siede nel Consiglio di Amministrazione come responsabile della Produzione, il cuore pulsante dell'azienda. Nicolas Peter, Presidente del Consiglio di Sorveglianza, non ha usato mezzi termini per descrivere le ragioni di questa nomina: Nedeljković ha convinto tutti grazie alla sua lungimiranza strategica e, soprattutto, alle sue "forti capacità di implementazione". In un'epoca in cui l'industria automobilistica vive di annunci spesso volatili, BMW sceglie la concretezza. Il nuovo CEO è descritto come un leader capace di gestire le risorse — sia finanziarie che ecologiche — con un approccio imprenditoriale, una qualità fondamentale per navigare la transizione verde senza perdere di vista i bilanci. Il suo mandato è già stato blindato con un contratto che si estenderà fino al 2031, un segnale forte di fiducia e stabilità.

L'eredità di Oliver Zipse: un'azienda "in pista"

Non si può guardare al futuro senza onorare il presente. L'addio programmato di Oliver Zipse arriverà al termine di un ciclo decennale nel Consiglio di Amministrazione, di cui è Presidente dall'agosto 2019. Sono stati anni in cui il mondo è cambiato radicalmente, e con esso il concetto di mobilità. Zipse ha avuto il merito di prendere posizioni chiare, talvolta controcorrente, mantenendo l'azienda "in pista" anche di fronte a venti contrari violentissimi. Il Dottor Peter ha voluto sottolineare la gratitudine del Gruppo per un leader che ha sempre anteposto il successo dell'azienda a tutto il resto, guidandola attraverso la crisi del COVID-19 con mano ferma. La sua estensione contrattuale nel 2023, oltre la consueta età pensionabile, era stata voluta proprio per garantire che il padre della Neue Klasse potesse accompagnare la sua creatura fino al debutto sul mercato.

Un patto di fiducia con la forza lavoro

La nomina di Nedeljković non piace solo ai vertici finanziari, ma sembra riscuotere un consenso trasversale. Martin Kimmich, presidente del comitato aziendale globale, ha evidenziato come il futuro CEO goda di grande considerazione e fiducia da parte della forza lavoro. In un settore dove la trasformazione elettrica e digitale crea inevitabili incertezze occupazionali, avere al comando una figura che conosce il valore della fabbrica e delle persone è un asset cruciale. La "collaborazione cooperativa" tra consiglio di fabbrica e direzione, da sempre pilastro del modello tedesco e base del successo BMW, sembra dunque in ottime mani. Con queste premesse, il passaggio di testimone del 2026 si preannuncia come un'evoluzione naturale, pronta a proiettare il marchio in una nuova era di successi.