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La digitalizzazione del paese viaggia attraverso uno schermo

Dalla Smart tv agli smartphone, degli schermi in Italia non si può più fare a meno, in casa e fuori, e sono proprio loro che guidano la corsa degli italiani verso la digitalizzazione.

Consolidando nuove modalità di fruizione dei contenuti televisivi come il live o lo streaming. È quanto emerge dal 4° Rapporto Auditel-Censis il cui titolo è, non a caso, L’Italia multiscreen: dalla Smart Tv allo schermo in tasca, così il Paese corre verso il digitale. Dal rapporto emerge che aumenta il numero di coloro che si connettono ad internet per guardare i programmi trasmessi in contemporanea sul tradizionale televisore (7 milioni e 300.000 italiani con più di 4 anni, il 12,5% del totale; nel 2019 non raggiungevano i 6 milioni: l’incremento, quindi, è del 24,6%) e aumenta, inoltre, la domanda di film scaricabili gratuitamente da internet. Cresce anche tutto il segmento dei contenuti televisivi in streaming, free e a pagamento, che si possono vedere da Smart Tv o da altri schermi connessi.

Dai dati emersi si evidenzia una una crescente adesione alla banda larga, che si configura sempre più come bene di prima necessità e non più accessorio. In Italia gli schermi connessi (tv, pc, tablet e smartphone) sono circa 120 milioni (+6,2% negli ultimi due anni), con una media di 5 schermi per ogni famiglia. Le famiglie connesse sono il 90,2% del totale (+3,6% dal 2019). E quelle che possiedono una connessione sia fissa che mobile sono il 59,4% (+6,2%). Nel 2021 gli apparecchi televisivi superano i 43 milioni (+1,0% dal 2019) soprattutto per effetto dell’ormai prepotente presenza di Smart Tv o dispositivi esterni collegati: sono 15 milioni e 300.000 (+46,6% negli ultimi due anni) e si pongono in sintonia sia con le nuove modalità di visione e di ascolto (ormai radicate all’interno del corpo sociale) sia con lo switch off reso necessario dal prossimo avvento del Digitale terrestre di seconda generazione. Crescono anche gli smartphone, che sono oltre 48 milioni (+8,9% dal 2019). Così come crescono i pc collegati, che sono quasi 20 milioni, e i tablet, che sono 7 milioni e 700.000.

Quasi 4 milioni di individui, poi, utilizzano la Smart Tv per navigare sui siti internet. E i dati sulle fruizioni individuali che emergono dalla Ricerca di base Auditel confermano con nitidezza come la Smart Tv rappresenti una porta d’accesso ad internet per oltre 22 milioni di italiani, la maggior parte dei quali la utilizza per attivare le applicazioni on demand. Tuttavia, su 15 milioni e 500.000 Smart Tv presenti nelle case degli italiani, sono 12 milioni e 300.000 quelle effettivamente connesse. La televisione resta centrale nella dieta mediatica degli italiani, ma cambiano le modalità di fruizione, sempre più individualizzate e on demand, con la costruzione da parte di ciascun componente del nucleo famigliare di un proprio palinsesto frutto della combinazione di contenuti diversi su schermi diversi e in luoghi diversi. Ben 3,5 milioni di italiani, poi, scaricano film dalla rete (+33,3% nell’ultimo anno). Sono 2 milioni e 300 mila, invece, il 9,8% del totale, le famiglie italiane non connesse.

Altre 7 milioni e 200 mila famiglie, il 29,9% del totale, hanno unicamente la linea mobile. Fra loro, circa 5 milioni si collegano solo da smartphone, un dispositivo che, evidentemente, non è in grado di supportare a sufficienza le nuove modalità di studio, lavoro e socializzazione che si stanno affermando. Si tratta, soprattutto, di famiglie composte da soli anziani e famiglie che si trovano in una condizione di forte precarietà socioeconomica: spesso combinano la mancanza di risorse materiali con la carenza di cultura e di abilità digitali. Il 27,0% delle famiglie che ha tra i componenti almeno uno studente e/o un lavoratore, inoltre, si collega solo da linea mobile e il 15,6% esclusivamente da smartphone, mentre 8 milioni e 400 mila famiglie italiane, il 35,1% del totale, non ha in casa né un pc né un tablet, quota che arriva al 72,8% tra quelle che si collocano su un livello socio-economico basso.

I televisori nelle case degli italiani sono 43 milioni e 100 mila. Il 96,9% delle famiglie ha almeno un televisore, 575.000 famiglie, pari al 2,4% del totale, in cui vivono 1 milione e 260.000 individui, non possiedono né guardano la tv. Quasi sei milioni di apparecchi (il 13,2% del totale) si possono quasi considerare oggetti di antiquariato perché acquistati più di 10 anni fa; ci sono, poi, 12 milioni di televisori per cui non è risultato possibile risalire alla data d’acquisto.

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