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Auto e Motori
Peugeot e la transizione elettrica

Il mondo dell’auto sta attraversando una profonda rivoluzione e sta cambiando il paradigma della mobilità a 360°. Si sta affacciando sempre più un maggiore interesse da parte del pubblico verso nuove fonti energetiche, ancor più rispettose dell’ambiente. Tra le varie soluzioni proposte a livello automobilistico, sicuramente i LEV (low emission vehicle) con la spina, rappresentati dai plug-in hybrid (PHEV) e dalle motorizzazioni 100% elettriche (BEV), rappresentano la massima soluzione tecnologica per sfruttare le potenzialità dell’energia elettrica come fonte energetica; in tali soluzioni l’apporto dell’elettrico è massimo (se non totale) e contribuisce ad abbassare drasticamente se non ad azzerare le emissioni allo scarico.

PEUGEOT ha scelto di intraprendere la strada della transizione energetica offrendo le tecnologie PHEV e BEV, per sfruttare al massimo le potenzialità dell’elettrico. Quello che distingue i modelli PEUGEOT elettrificati dal resto dei prodotti presenti sul mercato è sicuramente il know-how che la casa ha sulla tecnologia, grazie ad una storia industriale lunga oltre due secoli (è nata nel 1810). Secoli anni di progresso tecnologico durante i quali PEUGEOT ha inventato soluzioni innovative destinate al mondo dell’auto, come ad esempio il FAP, filtro antiparticolato per i motori Diesel messo in commercio nel 1999. PEUGEOT è stato poi il brand che ha inventato la tecnologia ibrida abbinata ad un motore Diesel, introducendolo nel 2011 sul 3008 di prima generazione. Ma le radici dell’elettrificazione in PEUGEOT risalgono all’inizio degli anni ‘40 del secolo scorso, quando introdusse la compatta VLV 100% elettrica, destinata alle consegne dei pacchi nei centri delle città.

Ma oggi cosa significa oggi guidare un’auto che può viaggiare in modalità 100% elettrica?

È quasi difficile da raccontare, da spiegare a chi non ha mai avuto l’opportunità di scendere dalla propria vettura a combustione interna e salire a bordo di una LEV con la spina. Si entra realmente in una nuova dimensione. È un’esperienza totalmente diversa, sembra quasi incredibile che ci si possa muovere a bordo di un’auto vivendo nuove sensazioni fisiche. Quello che colpisce subito è l’estremo silenzio che ci accompagna in ogni situazione, in minima parte interrotto dai rumori che provengono dall’esterno, dal traffico. Non si è abituati ad un motore che non emette rumore. Molti appassionati di auto pensavano che per divertirsi al volante si dovesse avere un motore a combustione interna che suonasse, che emettesse un certo rumore. Ma moltissimi di loro si sono presto ricreduti, viste le potenzialità in gioco. Anche il silenzio, poi, ha il suo sound…

Ma non è solo una questione di silenzio, entrano in gioco anche le vibrazioni, un elemento che è difficile pensare possa non esserci in un mezzo che si muove; se pensiamo al treno, all’aereo, alla nave, sono tutti mezzi che emettono vibrazioni che si trasmettono alle persone che viaggiano a bordo, chi più chi meno. L’auto elettrica no, non genera vibrazioni, è silenziosa e fluida, quasi come se si viaggiasse spinti da una forza invisibile. Se il vantaggio uditivo è immediatamente percepibile e valutabile dall’uomo, l’assenza di vibrazioni è forse un aspetto che si valuta in un secondo momento, forse alla fine di un viaggio, quando magari ci si rimette al volante di un’auto con alimentazione convenzionale. Ma il confort di bordo ne beneficia, perché scompare un elemento di potenziale disturbo. Ma non è finita qui: entra in gioco un altro dei sensi, l’olfatto. È vero, sono lontani gli anni in cui le vetture erano ancora prive di marmitta catalitica (divenuta obbligatoria inizialmente nel 1990 e poi in maniera più massiccia nel 1993), ma anche con le auto tradizionali più recenti si può percepire una differenza a livello olfattivo. Le auto elettriche non emettono alcun odore, quasi scontato, direte.

È quindi un insieme di sensazioni fisiche che rivoluzionano la percezione che si ha alla guida. Risulta essere tutto più piacevole, più fluido, appagante. Eh sì, perché l’elettrico ha anche un altro vantaggio che sempre più persone stanno dimostrando di apprezzare. La reattività del motore alla pressione sull’acceleratore determina una percezione diversa della guida, molto più appagante, dinamica. Vi ricordate il boom delle motorizzazioni Diesel di qualche lustro fa? Molti sceglievano questa alimentazione anche per il piacere di guida offerto da questo tipo di motore, ricco di coppia fin dai bassi regimi, a tutto vantaggio della sensazione di spinta. Ecco, con l’elettrico la sensazione di dinamismo è ancor più marcata, evidente, assolutamente inebriante. È tutto disponibile fin da subito, senza la necessità che il motore prenda giri. Sono sensazioni che trovano poi riscontro nei freddi numeri. Un esempio? Se prendiamo la nuova PEUGEOT e-208, 100% elettrica, a tutt’oggi la versione più performante della gamma, è in grado di coprire il passaggio da 0 a 100 km/h in appena 8,1 secondi. Vi ricordate la leggendaria PEUGEOT 205 GTI 1.9 da 130 CV di fine anni ‘80? Lei lo faceva in 7,8 secondi ed era un benchmark nel segmento delle sportive compatte. Oggi le potenzialità dell’elettrico si esprimono anche così, nel piacere di guida, in quella capacità di annullare le masse e spingerci in maniera reattiva in mezzo al traffico o fuori città. Il Nuovo PEUGEOT 3008 HYBRID4, ad esempio, sfrutta la tecnologia ibrida plug-in per offrire, grazie ai 3 motori di cui è dotato, una potenza complessiva di ben 300 CV, un valore che gli permette di fare lo 0-100 in appena 5,9 secondi, lo stesso tempo impiegato da una sportiva di razza quale era la PEUGEOT RCZ R di pochi anni fa.

Non si tratta quindi solo di un nuovo approccio ecosostenibile alla mobilità, ma di un nuovo modo di concepire il piacere di guidare, di vivere un’auto. È innegabile, oggi guidare una plug-in hybrid o una 100% elettrica significa poter contare anche su un livello di esperienza di livello superiore. Guidare elettrico non è solo ecosostenibile, ma pare sia diventato terribilmente cool.

 

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Tags:
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