15 ottobre 2025 - 17:34
Caso Garlasco: legale, 'distrutta reputazione Venditti prima di cercare prove'
Milano, 15 ott. (Adnkronos) - "L’accusa, nell’ansia di attivismo, ha assunto, ritengo con singolare leggerezza un importante e drammatico rischio: distruggere la reputazione e soltanto poi prodigarsi alla ricerca della prova". L'avvocato Domenico Aiello, difensore dell'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti, è laconico nel definire la scelta della Procura di Brescia di disporre, lo scorso 26 settembre, una perquisizione nei confronti dell'ex magistrato indagato per corruzione in atti giudiziari nel caso Garlasco.Venditti, a dire degli inquirenti, nel 2017 avrebbe favorito - per una cifra di 20-30mila euro - l'archiviazione di Andrea Sempio, indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi. Un fascicolo che si aggiunge a un altro che lo vede protagonista del cosiddetto 'sistema Pavia'. Per Aiello "è stata sacrificata ogni prudenza, a favore della speditezza non necessaria, trattandosi di fatti non recenti, prudenza che avrebbe condotto, prima a raccogliere, in segreto, e dunque per definizione con maggiore efficacia, la prova, per poi render noto lo status di indagato del magistrato". Il reato contestato a un magistrato, nell’esercizio delle sue funzioni, "mina l’autorevolezza dell’intera magistratura", scrive nella sua memoria presentata al Riesame e ha avuto come effetto "la distruzione irreversibile del patrimonio di onorabilità del mio assistito"."Tuttavia, anche qualora si fosse agito con prudenza, e non è stato così, dopo aver meglio ricostruito e circostanziato già oggi avremmo il dovere di confrontarci con una congenita inidoneità a fondare l'esercizio dell'azione penale avuto riguardo all'onere della prova, in questo caso poderoso, che grava sempre sull'organo di accusa. Ipotizzandosi una corruzione attraverso la dazione di danaro contante, l’onere a distanza di 8 anni diventa assolutamente proibitivo se non impossibile".