(Adnkronos) - ''Alle 3 di notte mentre ero in albergo -racconta ancora l'influencer- sono stata chiamata in camera ed era la polizia che mi diceva che risultavo positiva al Covid e mi chiedeva l'esito dl tampone. Dopo avergli fatto vedere i due tamponi negativi loro mi hanno detto che avrebbero inserito tutto nel loro database ma, passato appena un mese, mi hanno fermato a Roma a un posto di blocco chiedendomi di nuovo l'esito del mio tampone visto che risultavo ancora positiva al Coronavirus''."Passa ancora qualche mese e mi chiama il distretto di polizia del Gianicolo e mi chiede di portare in Questura il mio tampone per poterlo registrare -spiega la Michelazzo- Mi rilasciano un foglio e me lo fanno firmare. Esco da lì e dopo circa un mese e mezzo a Ponte Milvio, durante un controllo di polizia, mi richiedono il tampone perché risulto ancora positiva al Covid. Ho chiamato diverse volte la mia Asl ma non risponde nessuno. Sono stata abbandonata a me stessa, sia durante il Covid perché nessuno mi ha mai chiamata per sapere come stavo, sia dopo, visto che continuo a risultare positiva nonostante i tamponi fatti mesi e mesi fa. Questo fatto è gravissimo", conclude.(di Alisa Toaff)
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