Roma, 25 giu. (Adnkronos) - “Spesso alle donne non vengono riconosciute competenza e credibilità. Non si dà credito alla parola femminile e su questo va fatto un grande lavoro di cambiamento culturale. Un lavoro di sostegno con politiche pubbliche, ma anche con alcune leggi importanti, tra cui quella che prevede la trasmissione del cognome materno”. Lo afferma, nel corso di un’intervista a Radio Immagina, la presidente della conferenza delle democratiche e responsabile Politiche per la Parità del Pd Cecilia D’Elia. “Credo che sia una cosa dovuta, a quarant’anni dall’abolizione del delitto d’onore e del matrimonio riparatore che risale al 1981. Abbiamo ancora una permanenza nel diritto familiare di questo segno patriarcale, per cui dopo nove mesi una donna partorisce e il suo cognome scompare definitivamente, anche dalla genealogia. Sembra una cosa poco importante - conclude D’Elia - ma invece segna in maniera molto forte. È una riforma che non costa nulla, che è davvero ora di fare”.
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