Washington, 7 lug. (Adnkronos/Washington Post) - I leader delle associazioni dei diritti civili che organizzano un grande boicottaggio pubblicitario nei confronti di Facebook non si sono detti convinti che il social network stia facendo abbastanza per contrastare il razzismo e la presenza di contenuti discriminatori sulle proprie piattaforme. E' quanto emerge al termine dell'incontro di oggi tra Mark Zuckerberg, il Coo di Facebook Sheryl Sandberg e le associazioni dei diritti civili. Gli organizzatori del boicottaggio "non hanno sentito nulla di convincente da parte di Zuckerberg e dei suoi colleghi su eventuali provvedimenti che starebbero per prendere", ha spiegato Jessica González, co-Ceo di Free Press, che ha partecipato alla riunione virtuale, durata più di un'ora."Invece di impegnarsi con un termine per prendere delle misure per contrastare l'odio e la disinformazione su Facebook, i dirigenti di Facebook hanno fornito gli stessi vecchie argomentazioni per cercare di placarci senza rispondere alle nostre richieste", ha aggiunto.Più di 750 aziende, tra cui Coca-Cola, Hershey e Unilever, hanno sospeso la pubblicità sulla piattaforma che conta oltre 2,6 miliardi di utenti nel mondo. Gli organizzatori del boicottaggio sostengono che Facebook non ha fatto nulla per contrastare i contenuti discriminatori, razzisti e la disinformazione. La società ha affermato di investire ogni anno miliardi di dollari per garantire la sicurezza dei propri utenti e ha avviato delle collaborazioni con esperti esterni per aggiornare le proprie politiche. "Anche se non apporteremo tutti i cambiamenti richiesti, presto metteremo in pratica alcune proposte", ha affermato Sandeberg.
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