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25 novembre 2025 - 15:31

Mo: medici Israele, non ci faremo coinvolgere nelle esecuzioni capitali

Tel Aviv, 25 nov. (Adnkronos) - L'adesione alle convenzioni internazionali impedisce ai medici israeliani di partecipare attivamente o passivamente alle esecuzioni. Lo ha chiarito il rappresentante dell'Associazione medica israeliana (Ima) Alberto Olchovsky, parlando di fronte alla Commissione per la sicurezza nazionale della Knesset, dopo aver appreso che le condanne a morte saranno eseguite tramite iniezione letale. "L'Associazione Medica Mondiale ha stabilito che il coinvolgimento dei medici nelle esecuzioni è eticamente inaccettabile in qualsiasi fase, inclusa la preparazione e la consulenza. Le nostre conoscenze non devono essere utilizzate per scopi che non promuovano la salute e il benessere", ha affermato Olchovsky.Secondo il disegno di legge, la sentenza sarà emessa da un giudice unico (invece di un collegio di tre o cinque giudici, come previsto dalla legge attuale) e non sarà soggetta a appello. Dopo 90 giorni, il condannato sarà giustiziato. Secondo una legge esistente, in vigore fin dai tempi del mandato britannico, l'esecuzione è tecnicamente autorizzata tramite fucilazione o impiccagione. Il nuovo disegno di legge prevede che le esecuzioni siano eseguite tramite iniezione letale. Questa clausola richiede il coinvolgimento dei medici, e non solo per la somministrazione dell'iniezione letale. Le conoscenze mediche sono necessarie anche per selezionare il tipo appropriato di farmaco e misurare le dosi letali in base al peso corporeo del condannato, tra le altre operazioni preparatorie all'esecuzione. Ciò significa che solo i medici, e non altro personale sanitario come infermieri o paramedici, possono eseguirle.