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22 ottobre 2025 - 16:48

Ranucci: Boccia, 'difenderlo è difesa libertà stampa, si ritirino querele'

Roma, 22 ott. (Adnkronos) - “Oggi difendere Sigfrido Ranucci significa difendere la Costituzione e la libertà di stampa, perché un ordigno esploso contro un giornalista non è solo un atto di violenza: è un messaggio di paura rivolto a tutti noi. È un avvertimento contro chi osa raccontare i fatti, indagare, cercare la verità. E quando la verità e chi la racconta diventano un bersaglio è la democrazia stessa a essere sotto tiro. Da anni assistiamo a una campagna sistematica di discredito contro chi fa informazione libera". Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia intervenuto nel dibattito sull’informativa del ministro Piantedosi."Non si possono chiamare 'pennivendoli' i giornalisti. E soprattutto non lo possono fare i rappresentanti delle istituzioni. E purtroppo è accaduto anche nelle aule parlamentari. E non si deve avere paura delle domande: chi teme le domande, chi rifiuta il confronto, indebolisce la democrazia. Quando il potere teme la critica, la democrazia comincia a tacere. Quando il potere paragona l’opposizione democratica al terrorismo e criminalizza manifestazioni pacifiche e popolari, sta imboccando una strada pericolosa: quella dove il dissenso non è più un diritto, ma un bersaglio. Ci sono 176 denunce contro un solo giornalista: chi le ha fatte?"."Forse è il caso di discutere delle querele temerarie che non cercano giustizia, cercano silenzio. Ogni querela bavaglio è un proiettile legale sparato contro la libertà di tutti. Chi le usa, abusa del proprio potere. E chi rappresenta le istituzioni non dovrebbe usarle. Per questo penso che vadano ritirate tutte le querele e approviamo insieme, dando un segnale di unità al paese, le proposte di legge depositate a inizio legislatura contro le azioni legali temerarie. Il pluralismo non è un lusso. È la condizione stessa della democrazia, il giornalismo non è un fastidio per il potere: è un dovere civile. È il cane da guardia della democrazia, la sentinella che veglia sulle nostre libertà. Come ricordava Walter Lippmann: ‘La libertà di stampa è la libertà di dire ciò che gli altri non vogliono sentirsi dire’. Ecco, Sigfrido Ranucci ha fatto questo. La stampa libera è la prima linea di difesa contro ogni deriva autoritaria”.