Roma, 18 set. (Adnkronos) - "Il 20 e il 21 settembre è importante che ognuno di noi vada a votare al referendum e lo faccia consapevolmente, qualsiasi sia il voto: la partecipazione è democrazia. La mia scelta l'ho fatta: VOTERO' NO. E' una scelta consapevole, spiego le mie ragioni (ognuno avrà le sue). Openpolis (mica la casta) lo chiarisce bene: votando sì, l'Italia sarà la nazione peggio rappresentata in Europa. Il divario tra numero di deputati e numero di abitanti ci posizionerà vergognosamente all'ultimo posto. Ma non è l'unica ragione, ce ne sono altre". A indicarne ben 9 sul suo profilo Facebook e il sindaco di Parma ex M5S Federico Pizzarotti."1. Non è una riforma organica ma un taglio lineare e secco i cui benefici non sono dimostrati da nessuno, né tanto meno dagli slogan - indica il primo cittadino - 2. Non c'è risparmio sul bilancio dello Stato (e comunque soltanto un demagogo può pensare di risparmiare sulla democrazia); 3. Lo stipendio dei parlamentari, e tutti i loro privilegi, rimangono inalterati: se si volesse risparmiare davvero si dovrebbe intervenire qui, ma non lo faranno né ve lo diranno; 4. Gli assenteisti ci sono oggi e rimarranno domani: non è una "riforma" sulla qualità degli eletti ma solo sulla quantità"."5. Chi vota sì, parla già di correttivi futuri: segno che sanno bene che un cambiamento del genere equivale a un grave danno. Il problema è che i correttivi non si sa quando ci saranno né se ci saranno. In ogni caso si demanda il destino del Parlamento a un futuro (ipotetico). Gravissimo".
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