La politica romana si muove ormai sull'asse Pd-Forza Italia. Il dialogo Zingaretti-Berlusconi è la vera novità che tiene banco in Parlamento. Nessun ingresso degli azzurri nel governo Conte, non è questo il punto, ma dietro il confronto su scostamento di bilancio, manovra per il 2021 e Recovery Fund c'è una partita molto più grande ovvero quella dell'elezione del nuovo presidente della Repubblica nel 2022. Ed è su questo tema che da giorni si intrecciano i contatti in Parlamento e non solo, portati avanti per l'ex Cavaliere soprattutto da Gianni Letta. L'obiettivo è arrivare per tempo a scelte condivise per la partita del Quirinale. I 5 Stelle hanno fatto trapelare in maniere chiara di non voler accettare un esponente del Pd al Colle e questo sembra barrare la strada ai vari Franceschini, Enrico Letta e Sassoli.
Stando a quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti sia Dem sia di FI, Gianni Letta e gli uomini di Zingaretti starebbero ragionando sulla carta Mario Draghi. L'ex presidente della Bce è gradito al Partito Democratico e piace a Berlusconi. Non solo, con la svolta europeista di Di Maio buona parte del Movimento 5 Stelle dovrebbe e potrebbe facilmente votare chi ha saputo tenere testa al rigore tedesco per salvare soprattutto l'Italia e il nostro debito pubblico negli anni scorsi. Draghi è anche amico di Giancarlo Giorgetti e quindi una parte della Lega nel segreto dell'urna potrebbe votarlo. Questa mossa metterebbe anche al riparo l'Italia sul fronte Recovery Fund, che dura diversi anni, con un guardiano al Quirinale che ha ottimi rapporti con Bruxelles. E, politicamente, l'ex numero uno della Bce al Colle metterebbe nell'angolo i sovranisti. Salvini e Meloni vedrebbero il trionfo dell'Unione europea e una sconfitta totale della loro linea portata avanti in questi anni. Insomma, dietro il dialogo Dem-FI ci sarebbe la figura di Draghi Presidente dopo Mattarella, con l'ok del M5S.
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