I renziani frenano sul bis di Epifani. Ecco perché Chiamparino è l’ideale

"Giudico la candidatura di Chiamparino interessante. E' stato un buon sindaco e rappresenta il volto credibile della politica". Dario Nardella, parlamentare renziano del Pd, con un’intervista ad Affaritaliani.it, dà il via libera alla probabile candidatura alla segreteria del Pd (il congresso sarà ad ottobre) di Sergio Chiamparino. L'ex vice sindaco di Firenze si sofferma sull'attuale leder del Pd: "Mi auguro che Epifani crei tutte le condizioni perché si faccia un congresso vero, di svolta. E' vero che è un segretario a tutti gli effetti, ma sappiamo bene che è stato scelto per un obiettivo preciso: quello di traghettare il partito". E su Renzi dice: "Bisogna rispettare la sua scelta di non candidarsi".
Chiamparino potrebbe correre per la segreteria del Pd. E' possibile definirlo il candidato di Renzi e dei renziani?
"Premetto che non parlo a nome di Matteo Renzi e dei renziani anche perché non mi sono ancora confrontato con il sindaco su questo argomento. In ogni caso giudico la candidatura di Chiamparino interessante. Del resto in occasione dell'elezione del Capo dello Stato, prima di votare Prodi, ho votato lui".
Quali sono le qualità dell'ex sindaco di Torino che più la convincono?
"E' stato un buon sindaco e rappresenta il volto credibile della politica"
Che cosa potrebbe portare di nuovo nel Pd?
"Il mio è un giudizio a caldo sulla persona, ma non conosco ancora bene l'idea di partito che ha in mente. Al di là del nome, che potenzialmente può avere i requisiti, bisogna capire gli obiettivi che ha. E poi è ancora un po' presto per fare il toto nomi quando abbiamo appena eletto Epifani segretario"
Come giudica i primi giorni dell'ex segretario della Cgil da segretario?
"Anche qui è un po' presto per esprimere giudizi. Mi auguro però che crei tutte le condizioni perché si faccia un congresso vero, di svolta. E' vero che Epifani è un segretario a tutti gli effetti, ma sappiamo bene che è stato scelto per un obiettivo preciso: quello di traghettare il Pd".
Secondo lei non dovrebbe ricandidarsi ad ottobre?
"Ripeto, è stato scelto come traghettatore. Poi se lui avrà voglia di ripresentarsi staremo a vedere. Penso però che bisognerebbe fare una cosa alla volta".
Renzi si candiderà alla segreteria?
"Non lo so. Lui ha detto che si ricandiderà a sindaco di Firenze nel 2014. Bisogna rispettare la sua scelta di rimanere sindaco e di dare un contributo dall'esterno al partito".
Secondo lei sarebbe giusto scindere la figura del segretario da quella del candidato premier?
"Questa cosa è diventata quasi un feticcio. Penso che un partito come il nostro debba essere riformato da zero senza attaccarsi ai cavilli dello statuto. Io voglio capire che cosa vuole diventare il Pd".
Lei come lo vorrebbe?
"Voglio capire se abbandonerà il retaggio antico di un partito classista, se sposerà fino in fondo la cultura dell'alternanza. Vorrei capire se rimarrà ancora schiavo di alleanze elettorali salvo poi vederle svanire al primo problema. A mio parere il Pd deve riprendere la vocazione maggioritaria che l'Ulivo aveva affermato con grande innovazione. Deve inoltre saper parlare a tutta la società portando un'idea innovatrice di sinistra, legata ai giovani e al dinamismo dell'economia senza rispolverare il vecchio castello del welfare state del novecento. A me interessa questo piuttosto che cambiare o meno un articolo dello statuto. Se rimaniamo incistai in questa discussione significa che non abbiamo capito nulla".
Daniele Riosa (@DanieleRiosa)