Lega-Forza Italia, intesa lontana. E Berlusconi...
Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Matteo Salvini ha scelto di incontrare Silvio Berlusconi dopo il raduno leghista di Pontida non a caso. Il rinvio del faccia a faccia - che avrebbe dovuto tenersi giovedì scorso e invece è in programma martedì 23 giugno - è stato studiato a tavolino per arrivare al vertice forte della manifestazione popolare che ha ancora una volta confermato la leadership del segretario del Carroccio. Salvini farà valere di fronte all'ex Cavaliere la forza dei numeri, soprattutto quelli elettorali. Berlusconi ha parlato di un contenitore che raccolga tutto il Centrodestra, ma il giovane leader leghista stavolta metterà in chiaro che dopo le elezioni del 31 maggio è lui a dare le carte e, se vuole, l'ex Cavaliere e la sua Forza Italia devono adeguarsi.
Salvini ha sempre detto a maggio, prima del voto, che a giugno si sarebbe parlato del futuro del Centrodestra. Proprio perché voleva arrivare con la certificazione del sorpasso su Forza Italia in quasi tutte le Regioni. Il segretario del Carroccio non intende snaturare la Lega in un contenitore berlusconiano e dirà chiaramente all'ex premier che le regole non le detta più lui come ai tempi di Umberto Bossi. Non c'è spazio per il Partito Repubblicano e nemmeno per una nuova forza politica unitaria di Centrodestra, come vorrebbe Berlusconi, al contrario la Lega e NoiConSalvini dovranno essere il perno sul quale costruire la nuova coalizione anti-Renzi ed eventualmente una lista unica considerando la nuova legge elettorale. Un altro punto chiave è il programma.
Sulla lotta all'immigrazione clandestina e sullo choc fiscale con la flat tax Lega e Forza Italia sono molto vicine, ma il problema sono l'Europa e l'euro. Berlusconi è critico verso la moneta unica ma resta nel Ppe della Merkel. Salvini vuole abbattere l'euro ed è alleato della Le Pen. Posizioni quindi lontane e difficile da mettere insieme. Infine le alleanze. Porte aperte a Giorgia Meloni, ovviamente, qualche problema sull'Ncd. Salvini non vuol nemmeno sentir parlare di Alfano e anche Berlusconi ormai avrebbe capito che l'ex delfino senza quid è irrecuperabile. Resta da capire se e come convincere alcuni esponenti dell'Ncd-Area Popolare a mollare il governo Renzi e a contribuire alla costruzione del Centrodestra.