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Politica
Migranti, a Igor il russo conveniva la fuga in Toscana

È patriofobo il governatore della Toscana, Enrico Rossi, il presidente Denim a cui il clandestino non deve chiedere mai perché nemmeno gli fa aprire bocca che già lo accontenta. Guai ad essere italiani con una regione il cui presidente individua come suoi vicini di casa un gruppo di Rom tanto per mandare i suoi messaggi davvero sinistri. La Toscana vuole fare approvare una legge che rappresenta l’esatto contrario di quel che chiedono i cittadini italiani.

E i sondaggi sul dl Salvini in tema di sicurezza stanno lì a testimoniarlo. Dipendesse da Rossi, anche Igor il russo avrebbe ben meritato un’adeguata assistenza dalla regione se fosse capitato dalle sue parti. Sembra una delle più brutte vignette di Vauro. Sanità, assistenza, istruzione, e ovviamente alimentazione diventano i diritti a cui i clandestini avranno pieno accesso. Gli italiani si mettano in fila. “Tutte le persone dimoranti nel territorio della Regione Toscana hanno diritto all’effettivo godimento dei diritti fondamentali della persona umana previsti dalla Costituzione e dalle norme internazionali”.

Capito? Tutte le persone dimoranti, non i cittadini della Toscana. Sembra il regional compact. Sono privi di permesso di soggiorno? Non si sbattono in Patria, ma negli ospedali, a scuola, a mensa. Insomma, nelle nostre tasche per frugare le quali molti di loro peraltro non hanno nemmeno bisogno di particolari corsi di formazione. Quando i cittadini toscani leggeranno le norme di Rossi, faranno la fila nei negozi dove vendono gilet di qualunque colore e asserraglieranno il palazzo della regione. Perché è l’ora di dire basta ad una demagogia sfrenata, sfrontata, controproducente per tutti. Dov’è la legalità di cui si riempiono la bocca costoro se le leggi dello Stato vengono contraddette in questa maniera da una regione? Dove sta scritto che hai diritti quando non pratichi i doveri?

Non c’entra la condizione dello straniero; ma quella del clandestino sì, semplicemente perché l’Italia non si può più permettere i numeri che ci precipitano addosso dagli anni scorsi. L’invasione a regioni alterne risparmiatecela. Se un clandestino commette reati – presidente Rossi – lo ricoveriamo o lo incarceriamo? Se certe famiglie rom – “anche straniere” per restare alle corbellerie che stanno nella legge – valutano alla stregua di un’offesa mandare i figli a scuola anziché a rubare, togliamo loro la patria potestà o fischiamo per aria? Se non c’è cibo per la povera gente di casa nostra, continuiamo a fare demagogiche operazioni di stampo politichese o mettiamo da parte norme che servono solo ad aizzare gli uni contro gli altri? A proposito: “Tutti gli stranieri dimoranti nella Regione Toscana, in possesso di idoneo titolo di soggiorno nel territorio nazionale, sono iscritti al servizio sanitario regionale”. Indovinate chi pagherà. E a chi toccherà restare in lista d’attesa…

Chiosa Paolo Marcheschi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia: “Rossi sottrae inoltre alle Prefetture la decisione degli affidamenti alle cooperative e tratta direttamente con i Sindaci creando una effettiva dipendenza politica. Quando la proposta arriverà in aula lo diremo ai Toscani che il Pd e il suo Presidente Rossi puntano a togliere risorse ai toscani per gestire in proprio il business degli immigrati che evidentemente è una priorità rispetto ai mille problemi della regione. Noi faremo le barricate”.

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