Palazzi & potere
Cdp per tutti! Più Eni,Enel e Poste e poi venderà con la benedizione di Matteo
La soluzione mette d'accordo Renzi e Padoan
Un' operazione articolata, che potrebbe avviarsi in autunno per portare sotto la Cdp altro capitale di grandi aziende quotate oggi in capo al Tesoro, da scegliere tra il 23,5% di Enel, il residuo 3,9% di Eni, il 29% di Poste e forse altri. Solo così, scrive Repubblica, il conferimento avrebbe valori borsistici di una quindicina di miliardi. Ma la Cdp non pagherebbe con denaro, bensì emettendo nuove azioni privilegiate, di quelle che danno diritto a più cedole e a meno governance. Azioni che in futuro sarebbero cedute per importi miliardari a investitori istituzionali; da vedere se ancora le Fondazioni ex bancarie socie al 17% in Cdp o nuovi fondi stranieri. Una forma di "privatizzazione creativa", per così dire.