Palazzi & potere
M5s: Raggi dai Pm ma su Marra non convince
Alle 17,30 arriva in procura a piazzale Clodio, accompagnata dai suoi avvocati e dagli agenti della scorta. È l' ultimo tentativo di difesa per evitare il rinvio a giudizio, anche se a fine giornata l' ipotesi che sembra più probabile è che la procura proceda comunque verso il processo per l' accusa di falso e lasci cadere quella per abuso d' ufficio.
La sindaca Virginia Raggi, scrive il Messaggero, dopo la chiusura delle inchieste che l' hanno travolta, e dopo aver studiato nei dettagli gli atti d' indagine depositati dai magistrati, si presenta dal pm Francesco Dall' Olio. Per quattro ore tenta di scrollarsi di dosso le accuse che gli inquirenti le contestano in relazione all' affaire nomine: la decisione di ingaggiare alla direzione del dipartimento Turismo Renato Marra, fratello maggiore dell' ex braccio destro della Raggi, Raffaele, che le è valsa un' accusa di falso. E' questa la circostanza più difficile da chiarire, che avrebbe occupato ore del lungo colloquio coi pm. L' altra accusa, per abuso d' ufficio, è relativa alla promozione - con vertiginoso scatto di stipendio - dell' ex fedelissimo Salvatore Romeo. A fine giornata, percorre a passo svelto il corridoio al secondo piano del palazzo di giustizia, cerca di apparire sicura di sé: «È stato un colloquio molto cordiale, del resto lo avevo chiesto io - dice - sono fiduciosa».