Pensioni, bufala Di Maio-M5s: "vitalizi" salvi anche votando a settembre

Luigi di Maio e Davide Casaleggio dichiarano di voler andare al voto a settembre, e precisamente il 14, così da scongiurare la maturazione delle pensioni per i parlamentari. Ma è l'ennesima "fake news" veicolata dal m5s. Che sia voluta o frutto di ignoranza in materia, non è dato sapere. Ma sta di fatto che le pensioni dei parlamentari, chiamate erroneamente dai grillini "vitalizi" malgrado questi ultimi siano stati aboliti anni fa, sarebbero salve anche con il voto a settembre. E questo malgrado Luigi Di Maio e Davide Casaleggio si siano esposti in prima persona, il primo all'evento a sostegno del candidato sindaco Ugo Forello a Palermo, e il secondo su Facebook, lasciando intendere che, andando al voto a settembre, deputati e senatori resterebbero a bocca asciutta.

A fare le pulci ai pentastellati è Agi.it, nella sua pagella politica. Così si legge sul sito: "Per avere la matematica certezza che i parlamentari – oltretutto solo quelli alla loro prima legislatura, in quanto gli altri hanno già maturato la pensione – non arrivino a maturare la pensione il 15 settembre, si dovrebbe andare al voto al più tardi il 26 agosto".

"Nel diritto pubblico italiano" continua Agi.it, "vige infatti il principio della prorogatio: per evitare vuoti di potere, un organo decaduto rimane in carica fino a che non gli subentra quello successivo. Nel caso del Parlamento, le Camere decadono quando vengono sciolte ma restano in carica fino alla prima riunione di quelle successive. I membri del Parlamento precedente, restando in carica, ricevono dunque le indennità, pagano i contributi e maturano la pensione anche nel tempo intermedio.

In base all’articolo 61 della Costituzione, poi, “la prima riunione [delle nuove Camere ndr.] ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni”. Dunque la certezza matematica di non far maturare le pensioni, sottratti 20 giorni dalla data del 15 settembre, si avrebbe votando alla fine di agosto".

Ovviamente, nessuno proporrebbe mai il voto a luglio o tantomeno ad agosto, quando molti italiani sono in vacanza. L’unica possibilità, come scrive Agi.it, sarebbe andare a votare a giugno, il che però renderebbe impossibile l’approvazione di una legge elettorale alla Camera e al Senato.

In soldoni, a meno che non si vada al voto fra pochi giorni e con questa legge elettorale vigente (che nessuno pare volere), è praticamente impossibile impedire che i parlamentari al primo mandato (ovvero in primis, guarda caso, i grillini) maturino la pensione nell'ambito di questa legislatura.

Si tratta qui di sapere se Di Maio e Casaleggio non ne siano al corrente, o se - consapevoli di tutto questo - procedano nel diffondere informazioni non rispondenti al vero al solo scopo di andare a caccia di facili consensi. Vedremo nei prossimi giorni se ritratteranno le loro dichiarazioni o se proseguiranno nella beata "ignoranza" delle procedure.