Renzi vuole Chiamparino leader. E lui ad Affari non lo esclude

Il Pd guarda già al dopo Epifani. Il neosegretario dovrà sicuramente passare un'estate complicata e portare il partito al congresso di ottobre che si preannuncia a dir poco infuocato. Congresso a cui l’ex segretario della Cgil non dovrebbe candidarsi anche se in questi giorni si è affrettato a sottolineare che "nessuno mi ha posto limiti". Eppure la prospettiva non piace a molti. "Mi sembrerebbe un vantaggio competitivo ingiusto rispetto a coloro che si candideranno al congresso", ha sottolineato il prodiano Sandro Gozi. "Il segretario Epifani deve essere di garanzia e quindi non ricandidabile", ha avvertito anche il bersaniano Enrico Rossi. Ultimo Massimo D'Alema, che pur apprezzando l'ex leader della Cgil, gli consiglia di non ricandidarsi per avviare un “rinnovamento generazionale”. Se non son veti poco ci manca. Intanto per il congresso c’è un unico candidato ufficiale che corrisponde al nome del neoparlamentare Pippo Civati, lui stesso molto critico sulla nomina di Epifani.
Ma anche Alessandra Moretti e Laura Puppato scaldano i motori e potrebbero tingere di rosa la competizione. I renziani intanto non stanno certo a guardare. Il sindaco di Firenze giura di non volersi candidare alla segreteria (anche perché la possibile modifica dello statuto del Pd che scinderà la posizione del segretario da quella del candidato alla presidenza del Consiglio) in modo da tenersi le mani libere e puntare diritto al suo obiettivo primario: Palazzo Chigi. Ma il Rottamatore non rimarrà defilato e punta su Sergio Chiamparino, già lanciato proprio dal primo cittadino, nella corsa al Quirinale.
"Da oltre un anno a questa parte - aggiunge a margine di una conferenza stampa - sto facendo un lavoro e credo dignitosamente bene, quindi non sono alla ricerca di un posto. Per il futuro vedremo. Di sicuro per me è difficile separarmi dalla passione per la politica, che non è però soltanto quella riconducibile ai partiti". |
L’ex sindaco di Torino, sentito da Affaritliani.it, non si sbilancia ma uno spiraglio lo tiene aperto: “Io candidato alla segreteria? Lo dovrebbe chiedere ai suoi colleghi che lo scrivono. Io per adesso non dico nulla. Ci aggiorniamo tra qualche settimana. In ogni caso il giorno in cui riterrò di entrare nel merito delle questioni del partito, un minuto prima smetterò di fare quello che sto facendo adesso (presidente della Fondazione Intesa San Paolo ndr). Un giudizio su Epifani però se lo concede: “L'ho conosciuto e ho lavorato con lui nel sindacato. Non ho nessunissima difficoltà a dire che si tratta di una persona di grandissimo equilibrio, serietà e capacità".
Daniele Riosa (@DanieleRiosa)