Riroma del Senato, Mattarella invita Renzi a mediare

Un incontro definito di routine quello tra Matteo Renzi e Sergio Mattarella al Quirinale. Ma, secondo quanto è in grado di riferire Affaritaliani.it, il presidente della Repubblica avrebbe cercato di convincere il premier a non forzare la mano sulle riforme e cercare un accordo con la minoranza del Pd, soprattutto sul controverso articolo 2, quello sull'elezione dei nuovi senatori. Ma il presidente del Consiglio non recede e come ha fatto il suo sottosegretario Lotti in queste ore, ha confermato al Capo dello Stato la volontà di non accettare cambiamenti della riforma e andare avanti dritto per la sua strada sul no all'elettività diretta dei senatori. Inoltre, Renzi è convinto di avere i numeri anche senza i 28 della minoranza dem. Infatti, in suo soccorso, potrebbero arrivare i voti dei verdiniani e di qualche senatore di Forza Italia.

I due, durante il pranzo al Quirinale, avrebbero anche sfiorato il tema delle elezioni anticipate. Un'eventualità che però appare del tutto remota per tre motivi: la legge di stabilità da approvare, l'italicum che senza la riforma del Senato si applicherebbe solo alla Camera e non a Palazzo Madama e la ripresa economica che si sta affacciando timidamente e che le elezioni rischierebbero di frenare. Al Colle si è poi parlato dell'emergenza migranti: su questo Mattarella e Renzi convergono al cento per cento. Il premier, proprio poche ore fa, ha ribadito che "non basta commuoversi, è tempo di muoversi. Con una politica di asilo comune, con accoglienza e rimpatri gestiti dall’Europa e non dai singoli Stati, con una politica di cooperazione internazionale più incisiva, con un’azione mirata contro i trafficanti di uomini che sono gli schiavisti del ventunesimo secolo”. Parole che il presidente della Repubblica fa sue totalmente.