Europee, Tajani contro Meloni e il confronto tv con Schlein: "Ppe primo in Ue" - Affaritaliani.it

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Europee, Tajani contro Meloni e il confronto tv con Schlein: "Ppe primo in Ue"

Il leader di Forza Italia: "Devono confrontarsi i leader di tutti i partiti, come negli Stati Uniti"

Tajani contro Meloni e il confronto tv con Schlein

"Il confronto si deve fare, ma in maniera diversa. Devono confrontarsi i leader di tutti i partiti, come negli Stati Uniti". Così Antonio Tajani, intervenuto su Radio 24, ha bocciato il confronto in tv in vista del voto europeo tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein previsto per il 23 maggio su Rai 1, da Bruno Vespa.

"Sarebbe giusto fare un confronto tra due leader di due coalizioni - ha precisato - prima delle elezioni politiche, ma non prima delle elezioni europee. Forza Italia fa parte del primo partito europeo, non può rimanere fuori".

Superbonus e retroattività

Sul Superbonus e il tema della retroattività, un argomento che ha diviso la maggioranza negli ultimi giorni e su cui nella tarda serata di ieri si è votato, il vicepremier di Forza Italia ha affermato: "In questo caso particolare c'è una violazione di un principio giuridico base come la retroattività". "Se gli altri partiti della maggioranza intendono difendere questa cosa noi non siamo d’accordo".

Tajani sottolinea che "sui conti pubblici siamo quelli che vogliono più serietà e rigore", e nega fratture con gli alleati: "Non c’è nessuno scontro, siamo coerenti sulla nostra posizione", come "quando diciamo che non si possono aumentare le tasse perché non cresce l’economia. Abbiamo detto che è un errore gravissimo mettere la tassa sullo zucchero e su questo l’abbiamo spuntata. Con  noi al governo non ci saranno nuove tasse". "Non abbiamo potuto votare l’emendamento sulla retroattività, non possiamo rinunciare ai nostri principi".

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Guerra Russia-Ucraina

Il ministro degli Esteri ha commentato la situazione in Ucraina a margine delle parole di Vladimir Putin che nella notte, in un'intervista a un emittente cinese, ha aperto ai negoziati accogliendo positivamente la proposta di Pechino. “Se c’è disponibilità a una trattativa ben venga - ha affermato -, di certo non può essere la fine dell’Ucraina. Deve esserci la possibilità per Kiev di essere libera e indipendente. Non può passare il principio della legge del più forte”.

A chi gli chiede se la battaglia dell’Ucraina è persa, Tajani risponde: "Assolutamente no". "Blinken (in queste ore in Ucraina ndr) ha dato un messaggio chiaro di sostengo. L’Italia non invierà militari a combattere in Ucraina, però il sostengo a questo paese c’è".

Campagna elettorale e aiuti a Kiev

“Sulla lentezza c’è un problema strutturale. L’Europa deve riformarsi per svolgere un ruolo principale. Serve una difesa europea e una riforma che consenta di votare con una maggioranza qualificata e non con l’unanimità”.

Ursula von Der Leyen 

L'ex presidente del Parlamento europeo commenta anche le perplessità diffuse sulla riconferma di Ursula von der Leyen alla guida della Comissione europea: “Non c’è l’elezione diretta, il congresso del Ppe ha votato a Bucarest. Usrula è la nostra proposta al Consiglio europeo che deve tenere conto delle scelte dei partiti. Poi vedremo che cosa accadrà”.