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Politica
Zingaretti: "Renzi danneggia l'Italia". Pd, assemblea nazionale il 22 febbraio

Pd: conclusa Direzione, Assemblea nazionale il 22 febbraio - Si e' conclusa la Direzione nazionale del Pd che ha accolto la proposta del segretario Nicola Zingaretti di tenere il 22 febbraio prossimo l'Assemblea nazionale che aprira' il congresso tematico, che si chiudera' a fine aprile.

PD, ZINGARETTI: NON SIAMO VECCHIO ARNESE, COSÌ RENZI DANNEGGIA ITALIA - "Sento il peso dei pregiudizi quando sento parlare del Pd come di un vecchio arnese. Le altre forze ci rispettino, così danneggiano il Paese". Questo l'appello lanciato oggi dal segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, dal palco della direzione nazionale del Pd. "Da altri mi aspetterei più misura e maggiore rispetto - ha commentato il segretario - Soprattutto da forze che si dichiarano avversarie di Salvini e che invece stentano nel radicamento sociale e che ogni giorno si mettono in cattedra per dare lezioni di riformismo. Questo atteggiamento danneggia l'Italia con polemiche che hanno rimosso dal dibattito la sconfitta di Salvini in Emilia. Sta a Renzi decidere una sua bussola strategica, non c'è spazio per una posizione intermedia. Chi finge di non esserne consapevole di fatto fa l'interesse delle destre". "Noi siamo centrali ma attorno a noi ancora non c'è la consapevolezza della necessità di costruire una coalizione", ha dichiarato, accusando Italia Viva di continuare "a insistere in una corsa solitaria" che "enfatizza i conflitti anche quando le sue ragioni possono avere un fondamento. Mi permetto di chiedere di avviare un ripensamento in Puglia per evitare che dopo anni di buon governo quella regione cada nelle mani delle destre. Dobbiamo lavorare perché nel campo democratico sono avviati processi complessi e non tuti prevedibili. Sulle alleanze il Pd valuterà regione per regione ma bisogna almeno provare a costruire un progetto". E sugli alleati di governo commenta: "Il M5s è in un travaglio che fa intuire il pericolo di una disgregazione. Ora è nata una riflessione sotto gli occhi di tutti. Noi dobbiamo rispettare questo dibattito sapendo che non si potrà prolungare a lungo. Il nostro intervento dovrà mostrare a loro che l'esperienza di governo se svolta con efficacia fa bene a tutti".

"Questo non lo considero un governo amico ma un governo pienamente del Pd che ha svolto finora un ruolo decisivo pur tra mille difficoltà. Ora deve accelerare. Il Pd non è disposto a subire temporeggiamenti furbeschi o manovre per indebolire l'azione dell'esecutivo. Noi non siamo al potere per il potere ma per servire l'Italia" ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti, che ha sottolineato: "È inaccettabile picconare il governo, nessuno pensi a soluzioni improvvisate. Nessuno pensi di allungare la legislatura in soluzioni improvvisate o facendoci precipitare in un quadro trasformistico, allungando la vita della legislatura in uno stato puramente vegetativo". Sulla prescrizione, Zingaretti ha assicurato che "qualcuno attacca il partito sbagliato", annunciando un passo avanti decisivo: "Il ministro Bonafede ha stravolto la posizione di partenza. E se a volte si dice che si attacca il Matteo sbagliato, qualcuno è ossessionato e ha attaccato questa mattina il partito sbagliato". E sulla sicurezza, il monito è: "Basta subalternità, il governo approvi subito i suoi testi. Di sicurezza non c'è nulla. Sia il governo ad approvare presto dei decreti che chiamerei di vivibilità e sicurezza urbana".

Diecimila assemblee, almeno una per ogni comune. E un nuovo presidente, una donna. Sono queste le proposte del segretario Nicola Zingaretti: "Tutto questo potrebbe partire da Firenze, in un grande appuntamento di piazza - ha detto oggi durante la direzione Pd - Ci serve un partito plurale, ricco di aree di pensiero, solidale, che dà valore e dignità agli iscritti, che renda protagonisti dei processi decisionali. È un processo che deve fare dei passi avanti. Anche questo nuovo partito non può bastare. Il Pd deve avere una vocazione maggioritaria e indicare una direzione, senza avere una tendenza onnivora, cannibalizzando gli altri. Per questo non dobbiamo avere paura di un congresso politico straordinario, non è una fuga dall'agenda quotidiana ma un atto politico. Non sui nomi ma sulle idee, chiamando l'Italia intera a confrontarsi e discutere sul futuro. Serve una nuova segreteria unitaria e un nuovo gruppo dirigente. Alla prossima assemblea proporrò il nuovo presidente che sarà una donna". L'assemblea nazionale del Pd si terrà a Roma il 22 febbraio.

Zingaretti fa un bilancio post elettorale: la vittoria in Emilia Romagna "è il frutto del lavoro di Stefano Bonaccini e di tanti sindaci" ma anche il movimento Sardine "è stato determinante" per "aiutarci a risollevare bandiere storiche. Con loro c'è un inizio di dialogo che non va forzato né di egemonizzato. L'autonomia e l'indipendenza di quel movimento è forte: non va vissuto come un programma alternativo ma come un mondo alternativo". "In Calabria abbiamo perso, ma voglio ringraziare Pippo Callipo che ci ha permesso di combattere una battaglia a viso aperto", ha chiosato. Infine, è prevista per fine aprile un'assemblea "con manifesto per l'Italia di domani" per avviare "un congresso costituente da far partire prima delle regionali. Questo percorso potrebbe concludersi a fine aprile, con una assemblea di due giorni per l'approvazione di un grande manifesto per l'Italia di domani", ha fatto sapere il segretario.

"Direzione Pd bella e convincente la relazione di Zingaretti che ci indica un percorso di confronto politico - congresso a tesi - e di dialogo con la società - mille piazze, agorà aperte a chi vuole ricostruire l'Italia - mentre si prosegue l'azione di governo #agenda2023" ha scritto su Twitter Marina Sereni, viceministro degli Esteri, con riferimento ai tavoli che ridisegneranno la fase due dell'agenda del governo Conte bis. "Molto politico l'intervento di Stefano Bonaccini, che ci spiega perché l'Emilia Romagna non è l'Italia e suggerisce alcuni nodi da sciogliere come Pd - ha continuato la vicepresidente Pd - Orgogliosa di un partito che riflette, si confronta, costruisce unità". "Un confronto vero e concreto che, come annunciato dal segretario Zingaretti coinvolga, oltre al Pd, i territori, le forze economiche, sociali e culturali, tutte le rappresentanze presenti è la strada giusta per rinnovare il partito ma soprattutto per ascoltare e riallacciare quei legami senza i quali la politica resta solo sterile declamazione, mera testimonianza". Lo ha dichiarato la senatrice Pd Valeria Fedeli dopo la direzione del Partito Democratico.

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