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Alterenergy: cooperazione e sviluppo sostenibile energetico in area Adriatica

Firmato a Bari il protocollo di intesa per la cooperazione nello sviluppo e rafforzamento della sostenibilità energetica in area Adriatica, con particolare attenzione alle opportunità della programmazione europea 2014-2020. A sottoscriverlo, 18 organizzazioni tra regioni, ministeri ed agenzie governative per l’energia di Albania, Bosnia Herzegovina, Croazia, Grecia, Italia(Puglia, Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Veneto), Montenegro, Serbia e SloveniaIl “Memorandum of Understanding”giunge al termine dell’intensa attività istituzionale, tecnica ed amministrativa realizzata negli ultimi 5 anni (2011-1016) nell’ambito del Progetto Strategico ALTERENERGY (Energy Sustainability for Adriatic Small Communities) e del Programma CBC IPA Adriatico 2007-2013.

Gjosha klajdia
 

 

“ALTERENERGY rappresenta un modello di gestione condivisa delle politiche di sviluppo energetico dell’area adriatica – spiega Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia – Gli investimenti effettuati e i concreti risultati raggiunti collocano la Puglia al centro di una fitta rete di eccellenze istituzionali, nel settore delle energie rinnovabili. Attraverso progetti come ALTERENERGY, in particolare, si consolida il ruolo della Puglia in prospettiva delle attività del nuovo Programma transfrontaliero IPA II Italia-Albania-Montenegro e dello scenario di cooperazione in area adriatica per il periodo 2014/2020” – continua il presidente, intervenendo al Workshop Internazionale “Il modello ALTERENERGY per le comunità locali organizzato dal Coordinamento Politiche Internazionali – Sezione Cooperazione Territoriale della Regione Puglia (lead partner) in occasione dell’80^ edizione della Fiera del Levante di Bari.

 

Ospite al tavolo dei relatori, il Ministro albanese dell’Integrazione Klajda Gjosha, entusiasta dell’esperienza appena conclusa ed ottimista nelle idee di replicabilità, capitalizzazione e sostenibilità futura delle azioni intraprese. L’applicazione del modello ALTERENERGY in Albania – ha spiegato – si è concentrato su interventi di efficientamento energetico in un edificio municipale e 9 scuole pubbliche delle regioni Lehza e Lushnje. In tutto si contano 10 azioni riguardanti lavori di coibentazione di pareti ed il miglioramento dei sistemi di riscaldamento e illuminazione. Un risultato concreto nei settori del risparmio energetico e delle energie rinnovabili ma anche un’esperienza che consolida le relazioni istituzionali in Adriatico ed apre la strada a nuovi progetti di cooperazione e di integrazione.

 

20160916 workshop Alterenergy con ministro albanese Klajda Gjosha 4
 

ALTERNERGY rappresenta un banco di prova di sviluppo integrato dei territori, in un’areageografica dove valorizzare potenzialità comuni e proiettarsi verso la costruzione della Macroregione Adriatico-Ionica – ha sottolineato Bernardo Notarangelo, Coordinatore delle Politiche Internazionali della Regione Puglia – È un’iniziativa di cooperazione che ha testato un vero e proprio modello di intervento per la gestione sostenibile delle risorse energetiche”.

 

Più che un progetto, ALTERNERGY è da considerarsi un mini programma per la complessità delle azioni strategiche messe in campo – ha detto Nadan Petrovic, Coordinatore del Segretariato tecnico congiunto del Programma CBC IPA Adriatico 2007-2013 – lmportante il budget, non indifferente la durata ed ampio il partenariato coinvolto: l’esperienza progettuale internazionale  è una sfida vinta a pieni voti che si conclude insieme ad altri 76 progetti, su 87, finanziati dall’Ue nel periodo 2007-2013.

 

“La sperimentazione si è concentrata su 63 comunità target al di sotto di 10.000 abitanti – ha spiegato Claudio Polignano, Responsabile di progetto della Sezione Cooperazione Territorialedella Regione Puglia – Si tratta di piccole comunità, dunque, chiamate a programmare, progettare e gestire il loro futuro dal punto di vista della sostenibilità energetica”. “Territori dalle piccole dimensioni e specifiche caratteristiche – ha continuato Vito Albino, Commissario Straordinario dell’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione (ARTI Puglia) che ha prestato assistenza tecnico-scientifica al progetto –  nelle quali il concetto della green economy ha trovato consenso ed avviato scambio di buone pratiche”.

 

 

“L’efficienza energetica gioca un ruolo chiave nelle politiche europee – ha concluso Giuseppe Rubino, Dirigente della Sezione Cooperazione Territoriale della Regione Puglia – In tal sensoALTERENERGY ha interpretato pienamente l’esigenza di attribuire un ruolo primario agli interventi di efficientamento energetico, utilizzando le energie rinnovabili come strumento per ottimizzare progetti di efficienza energetica. Il progetto ha lasciato esempi concreti di partenariati consapevoli, iniziative di cooperazione di ampio respiro  e strategie di sviluppo su larga scala“.

 

Approccio all’internazionalizzazione delle PMI, sostenibilità energetica e ambientale per lo sviluppo e l’innovazione dei territori, sperimentazione nelle comunità selezionate in area Adriatica: questi i temi al centro del workshop organizzato presso la Fiera del Levante di Bari. Nel corso di un’interattiva tavola rotonda, inoltre, i panel di approfondimento si sono focalizzati su buone pratiche, interventi pilota e proposte di capitalizzazione attraverso gli interventi degli attori delle azioni pilota ALTERENERGY, la testimonianza dei partner di progetto sulla pianificazione energetica realizzata ed il punto di vista di 5 target communities coinvolteSant’Agata di PugliaČajniče (Bosnia Herzegovina), Pivka (Slovenia), Buzet e Novigrad (Istria - Croazia).

 

 

IL PROGETTO STRATEGICO ALTERENERGY 

Il processo virtuoso ALTERENERGY oggi vede l’attivazione di investimenti materiali, in particolare 2 interventi infrastrutturali pilota, in Puglia e Albania, e 6 azioni dimostrative in Bosnia Herzegovina, Croazia e Grecia, oltre ad un intervento sulla mobilità sostenibile in Slovenia. Ulteriori azioni mirate alle imprese hanno coinvolto 108 PMI in tutta l’area al fine di promuovere e sostenere i processi di internazionalizzazione delle imprese nel mercato adriatico. Ma nel suo complesso il progetto, grazie alle risorse finanziarie utilizzate (circa 12,5 Mln di Euro), può contare anche su una serie di iniziative immateriali, eppur concrete per le positive ricadute registrate in termini culturali, sociali, turistici, educativi, commerciali e tecnologici: scambio di buone pratiche, trasferimento di conoscenze, animazione territoriale, campagne di sensibilizzazione, sviluppo economico locale e tanto altro, sulla strada degli obiettivi comunitari su clima ed energia “20-20-20”.   

 

In Puglia, nella comunità selezionata di Sant’Agata di Puglia, le attività progettuali che lasciano tracce visibili riguardano la riqualificazione energetica di edifici (2 istituti scolastici e 1 palazzo in disusoprivilegiando la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-architettonico del territorio. Dopo i lavori effettuati, in particolare, il palazzo storico “La Cisterna” offre persino l’opportunità di sostenere il turismo di qualità, con benefici anche di tipo occupazionali, grazie ad una nuova formula gestionale ricettiva da svilupparsi nel prossimo futuro. In più, grazie ad ALTERENERGYSant’Agata di Puglia ha intrapreso scelte di mobilità sostenibile attraverso la sostituzione di un autobus a gasolio con uno a trazione elettrica pura, acquistato per il trasporto pubblico urbano.

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