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Andria PS: 'La bomba al pomodoro' Scoppia un barattolo e inganna tutti

La vicenda è degna delle migliori performance di Totò. Trattandosi di un Commissariato di Polizia, si potrebbe anche pensare a una sorta di gag simile a quelle dell'Agente Catarella: della serie televisiva di Montalbano. E se fossimo in primavera, in molti avrebbero pensato a un "pesce d'aprile".

E invece un comunicato della stessa Polizia di Stato di Andria chiarisce che lo scoppio che in mattinata ha gettato nello sgomento commentatori, organi istituzionali, politici e semplici cittadini, oltre a causare il ferimento di due persone, altro non era che un barattolo di conserva di pomodoro, "deflagrato" per decomposizione del prodotto (evidentemente doveva essere in giacenza da un bel po' di tempo).

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I fatti - In mattinata un addetto alle pulizie rimane ferito dopo un’esplosione nell’androne del Commissariato di Polizia di Andria. Dopo lo scoppio sul posto arrivano gli artificieri e i Vigili del fuoco, mentre l’uomo viene trasportato all’ospedale.

A provocare lo scoppio - secondo le prime indagini - è stato probabilmente un ordigno di piccole dimensioni. L’esplosione fa cadere una parte del cartongesso che divideva due ambienti, e manda in frantumi i vetri di un paio di finestre. Probabilmente sono proprio le schegge di vetro a ferire l'addetto alle pulizie, che al momento dello scoppio stava svuotando i cestini dei rifiuti. Secondo una prima ricostruzione, l'esplosione si è verificata contestualmente all'appoggio a terra della busta contenente i diversi rifiuti raccolti.

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Immediato il tam tam di dichiarazioni e di costernazioni per il "vile attentato". A cominciare dal presidente del Consiglio regionale pugliese, Mario Loizzo: "Mentre le indagini accerteranno dinamica, cause ed obiettivi, resta un atto che crea allarme, ma le forze dell'ordine non si faranno condizionare". Vicinanza alla Polizia di Stato e auguri di pronta guarigione all'addetto alle pulizie ferito vengono poi espressi dal presidente Loizzo, anche a nome dell'intera Assemblea.

Lo stesso presidente quindi aggiunge: “Un episodio inquietante, da definire in ogni aspetto, proprio per questo è ancora più necessario che la comunità istituzionale e civile si stringa ai tutori della legalità, respingendo insieme a loro e a tutti i rappresentanti dello Stato qualsiasi forma di intimidazione. Estendo la solidarietà del Consiglio regionale al sindaco ed ai cittadini di Andria".

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“Ci sentiamo tutti colpiti - dichiara da Barletta il Sindaco Pasquale Cascella - dal nuovo grave atto di violenza e intimidazione: questa volta ad Andria,  addirittura nei diretti confronti delle Forze dell’Ordine. Se si è preparato e portato all’interno di un Commissariato di Polizia un ordigno esplosivo - quale che fosse la sua dimensione e il potenziale distruttivo - significa che si è voluto lanciare una sfida ben più grande".

"Per questo, insieme alla vicinanza all’addetto alle pulizie rimasto ferito, alla solidarietà agli agenti di polizia che continuano ad assolvere al loro dovere nella struttura danneggiata dall’esplosione e alla fiducia sul più rapido corso della giustizia - sottolinea il primo cittadino - si deve ribadire la partecipazione attiva anche della comunità di Barletta all’azione volta a riaffermare i principi di legalità e sicurezza pubblica contro ogni minaccia criminale”.

Scende in campo anche la UIL e il suo segretario in Puglia e di Bari/BAT, Aldo Pugliese, con una lettera aperta al Ministro dell'Interno, perchè "I pugliesi non sono italiani di serie B e non possono essere lasciati indiscriminatamente alla mercé della criminalità. Pugliese ricorda gli episodi dalla incalzante tempistica delle ultime settimane ed invita il ministero ad intervenire per dare un segnale alla criminalità, ma anche per riportare tra la gente quel minimo di fiducia nello Stato: “Se necessario anche facendo intervenire l’esercito".

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Lettera aperta della Uil Puglia al Ministro dell’Interno:

Egregio Signor Ministro,

L’esplosione dell’ordigno davanti al Commissariato di P. S. ad Andria è solo l’ultimo inquietante episodio di una serie che purtroppo negli ultimi tempi sta caratterizzando la Terra di Bari e la Puglia come una sorta di “Terra di nessuno”.

In attesa che le Forze dell’ordine chiariscano la matrice di quanto accaduto questa mattina, col ferimento di una persona, crediamo sia appena il caso di elencare la lunga serie degli episodi di criminalità che hanno caratterizzato le ultime settimane: i brutali omicidi di due donne a Canosa di Puglia e a Bari Palese; l’agguato mortale di Molfetta e la rapina con ferimento di due commercianti a Trani; assalti al pullman della Marozzi in autostrada e addirittura ad un treno merci a Cerignola; e prima ancora il rogo doloso della villa del sindaco di Trinitapoli, senza dimenticare che il sindaco di Bari e presidente nazionale dell’Anci, Antonio Decaro, è costretto a circolare sotto scorta.

E a questi episodi se ne potrebbero aggiungere altri, solo in apparenza meno gravi, ma altrettanto inquietanti perché segnali di una illegalità purtroppo diffusa: la devastazione di un cinema a Minervino Murge e il taglio indiscriminato di una quarantina di ulivi secolari alle porte di Bari.

E’ fin troppo evidente, Signor Ministro, che qualcosa non quadra. E’ tempo che lo Stato dia una risposta e riporti al più presto la fiducia tra i cittadini onesti, che per fortuna sono ancora la stragrande maggioranza.

Sarebbe il caso, ora più che mai, che lo Stato si raccordasse con la Regione Puglia affinché si sfruttino al meglio i fondi dei Pon Sicurezza per usare quelle misure che possono tutelare i residenti.

Il danno che la Puglia ne sta ricevendo è immenso: sul piano dell’economia del territorio; sul piano degli investimenti, perché un imprenditore può mettere a rischio il proprio capitale ma non certo la vita; sul piano dell’immagine, visto che la nostra regione è in una fase di grande incremento e sviluppo per quello che riguarda il turismo.

Chiediamo, pertanto, un Suo pronto quanto deciso intervento per ripristinare la legalità in Puglia, assumendo decisioni forti che diano un segnale della presenza dello Stato, se necessario anche facendo intervenire l’esercito. La gente di Puglia è stanca e ha voglia di sentirsi finalmente tutelata. I pugliesi non intendono più essere trattati come cittadini di serie B”.

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Poi, come si stesse tutti su "Scherzi a parte" arriva il comunicato della Polizia di Stato di Andria: "A poche ore dall’esplosione verificatasi stamattina presso gli Uffici del Commissariato di P.S. di Andria (BAT), è stato possibile fare chiarezza sull’accaduto.  La Polizia di Stato esclude, con certezza, la matrice collegata alla criminalità, anche organizzata, come pure la pista relativa ad un possibile attentato.

L’esplosione che stamattina, intorno alle ore 11,35 si è verificata al piano terra del Commissariato, in prossimità dell’ingresso, è stata infatti provocata dalla deflagrazione di un reperto, sequestrato e custodito nei locali del Commissariato, consistente in un barattolo di conserva di pomodoro con all’interno sali e zucchero.

Il contenuto del manufatto, un falso ordigno non caratterizzato da potenzialità lesiva, ha subito una modificazione chimica, causata dall’ossidazione a contatto con il metallo dell’involucro, tale da trasformare i sali in picrato di ammonio, materiale esplodente sensibile ad urti e sfregamenti.

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Il manufatto, custodito all’interno dell’Ufficio Reperti, era destinato alla distruzione, anche in coincidenza con la più generale attività di ricognizione e riordino degli uffici reperti della Questura e dei Commissariati disposta recentemente dal Sig. Questore di Bari, Dirigente Generale dott. Carmine Esposito.

Le indagini dovranno chiarire come mai tale materiale repertato si trovasse all’interno del sacco dei rifiuti trasportato dall’addetto alle pulizie rimasto ferito nell’esplosione.

L’uomo, addetto della ditta di pulizia dello stabile del Commissariato, è stato ricoverato dopo l’esplosione presso l’Ospedale di Barletta, con una prognosi di 20 giorni per ipoacusia neurosensoriale, ustioni alla gamba ed al piede sinistro ed abrasioni agli arti.

Anche un dipendente della Polizia Municipale di Andria, presente al momento dei fatti negli Uffici del Commissariato, è rimasto lievemente coinvolto nell’esplosione, con una prognosi di gg. 5 per contusioni".

Incredibile. Ma tutto autenticamente vero!

(gelrmini@affaritaliani.it)

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