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Approvato il Bilancio Regionale 2022, Piemontese: "E’ in salute e cresce!"
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Seduta-fiume pre natalizia del Consiglio regionale Puglia per approvare il Bilancio regionale pugliese 2022, con alcune poste proiettate al triennio 2022-2024. L’assessore al bilancio Raffaele Piemontese ne ha illustrato la manovra finanziaria relativa, dicendo che il bilancio della Regione Puglia è un bilancio in salute e che è una manovra espansiva che non aumenta la pressione fiscale.

“E’ un bilancio in salute da diversi anni - ha evidenziato l’assessore - questa è la posizione della Corte dei Conti, ed è la posizione anche di un’agenzia internazionale indipendente di rating, Moody’s, che dà un giudizio molto positivo al bilancio pugliese. Quindi, la Puglia ha i conti a posto e quando hai i conti a posto sei nelle condizioni anche di poter affrontare le difficoltà, che vengono avanti. E questo avere i conti a posto è sicuramente un merito politico del Governo regionale”.

“Certifichiamo una spesa comunitaria per 3 miliardi e 600 milioni di euro, un pluri-fondo FESR ed FSE; abbiamo il POR più grande d’Italia e raggiungiamo tutti i target di spesa assegnatici. Ci approcciamo a prendere nei prossimi due anni 900 lavoratori regionali nuovi, da dirigenti a lavoratori di categoria B. Investiamo 20 milioni di euro in più. Siamo nelle condizioni, cioè, di potenziare quegli uffici e fare in modo che ci possa essere un qualcosa di meglio. Abbiamo un fondo di cofinanziamento di oltre 200 milioni di euro, che servono per fare spesa, quindi servono, in una fase di inizio di programmazione, per fare in modo che noi si abbia quella base di cofinanziamento utile, per fare tutta una serie di cose ora”.

“Detto questo - ha aggiunto Piemontese - abbiamo poi messo un occhio su coloro i quali sono maggiormente in difficoltà. Prevedendo ben 15 milioni di euro in più sul welfare e sulle politiche sociali. 10 milioni in più direttamente al bilancio autonomo per sostenere gli assegni di cura delle famiglie dei malati gravissimi. Abbiamo messo 25 milioni di euro in più sulla sanità. Abbiamo aggiunto 10 milioni di euro in più sui trasporti”.

“Abbiamo approvato delle norme anche di civiltà – ha spiegato l’Assessore al Bilancio - lo hanno proposto i colleghi consiglieri del PD, votato da tutti, lo abbiamo fatto in prima Commissione. Per me è un dato di civiltà il fatto che la Regione Puglia acquisti, con mezzo milione di euro, caschi refrigeranti, per fare in modo che le donne che si sottopongono alla chemioterapia non perdano i capelli”.

“Siamo una Regione che non incrementa la pressione fiscale - ha sottolineato Piemontese - una Regione che continua su aspetti positivi su cui si è lavorato nel corso di questi anni e che tiene la macchina in ordine. Questo è il dato di fondo complessivo, quindi io credo che, al netto delle posizioni di tutti noi, i cittadini pugliesi possano essere sicuri di vivere in una Regione con un Governo regionale che non li fa trovare scoperti”.

“Siamo una grande Regione meridionale - ha concluso Raffaele Piemontese - una grande Regione del Mezzogiorno d’Italia che guarda al futuro con l’ottimismo di chi sa di aver fatto i compiti a casa e lavora sodo tutti i giorni per migliorare la qualità della vita dei propri concittadini”.

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Si è detto poco convinto il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Ignazio Zullo, che dall’opposizione ha attaccato: “Parlare di Bilancio della Regione Puglia oggi è semplice: è un copia-incolla dei bilanci degli anni passati. Lo schema è identico e riprende le politiche impiantate dalla contrapposizione tra riforme di Fitto e riforme di Vendola, senza alcuno slancio di adeguamento ai tempi, alle esigenze ormai mutate, e senza alcuna rivoluzione”.

“Nessuna novità rispetto al passato - ha incalzato Zullo - ad Emiliano interessano i carrozzoni da continuare a finanziare per accontentare qualcuno che è rimasto senza poltrona. Esempio, in tema di agricoltura, sono i consorzi di bonifica: in commissariamento da ormai ben 9 anni, funzionali ad assicurare prebende a chi, in qualche modo, ruota intorno alle istituzioni; malgrado tre riforme regionali, siamo ancora qui a finanziarli per pagare stipendi, senza comprendere come risolvere la situazione debitoria che li investe”.

“In tema di servizi sociali e assistenziali, tutto si regge sulla legge 19 del 2006 e sul regolamento del 2007, senza che nulla sia stato adeguato nonostante dal 2005 sia cambiato tutto: azioni identiche a quelle del 2006 e regolamenti come nel 2007, piani di zona che assistono poco ma che accontentano molti in una clientela vergognosa”.

“Tante belle parole su povertà educativa, parità di genere, ma alle nuove esigenze non segue alcuna azione, che sia al passo con i tempi e che non riprenda programmi del passato - ha ribaditor Ignazio Zullo - per non parlare del servizio sanitario: anche in questo caso è evidente l'impronta della contrapposizione tra riforma Fitto e riforma Vendola nell'incapacità di Emiliano di tracciare una più adeguata riorganizzazione del sistema. I tempi impongono la necessità di potenziamento della medicina territoriale, della prevenzione o della riabilitazione, ma in Puglia se ne fanno solo belle parole; anzi, talvolta l'azione risulta in controtendenza”.

Insomma – ha concluso il capogruppo di Fratelli d’Italia - un documento senza alcuna traccia della Giunta perché, forse, incapace di una visione innovativa. Tutto sembra portare all'isola che non c'è, dove esistono i nominati e i designati ma non le aziende. D'altronde è ormai noto che il presidente Emiliano preferisce rispondere non alle necessità della Puglia e dei pugliesi ma alle esigenze elettorali in un vergognoso mercato delle vacche, che offende chi chiede buona amministrazione, risposte ai bisogni di assistenza, tutela ambientale, programmazione urbanistica, politiche del lavoro, politiche di aiuto alle famiglie anche per contrastare la denatalità, politiche per l'occupazione giovanile e femminile, politiche per la razionalizzazione dei trasporti. Ma da questo bilancio non si ricava nulla di tutto questo. Ammetto però che aspettarsi qualcosa di buono da Emiliano è come voler estrarre sangue da una seppia”.

In precedenza, forse accentuando troppo il carattere territoriale delle richieste, Il consigliere salentino Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani, aveva affermato: “Portiamo a casa tre risultati importanti, a conclusione della lunga seduta di consiglio regionale, in cui è stato approvato a maggioranza il bilancio di previsione 2022-2024 della Regione Puglia”.

“Tra i provvedimenti di legge da finanziare con un fondo ad hoc, è stata inserita la mia proposta di legge per l’istituzione della Fondazione Tito Schipa, sottoscritta anche dal presidente Michele Emiliano e dall’ex assessore alla cultura Massimo Bray. Sempre in tema di cultura, ho ottenuto l’approvazione di un emendamento per destinare 100mila euro per la promozione e la valorizzazione del barocco leccese, un capolavoro che il mondo ci invidia e che ambisce al riconoscimento di patrimonio dell’umanità Unesco. In quei decori, in quegli intarsi, in quei dettagli meravigliosi è racchiuso il dna dei salentini, ed è giusto che tanta bellezza possa essere messa in luce con questo contributo regionale”.

“C’è un altro mio emendamento approvato, che mi rende particolarmente felice - aggiungeva Pagliaro - perché regala un po’ di sollievo alle famiglie dei pazienti pugliesi con malattia di Lafora. È una patologia ereditaria rara che determina contrazione dei muscoli, crisi epilettiche, allucinazioni visive e deterioramento neurologico progressivo, fino alla morte. In Italia se ne contano trenta casi, dieci dei quali erano in Puglia. Due di questi ragazzi non ci sono più, purtroppo. Non c’è cura al momento, se non i farmaci che si stanno sperimentando negli Stati Uniti e che permettono di sopravvivere con un’iniezione ogni tre mesi. Necessaria assistenza onerosa, che non è solo sanitaria ma anche psicologica, e che deve essere allargata ai familiari, a coloro che si dedicano alla cura di questi malati gravi e li vedono spegnersi giorno dopo giorno, con una pena infinita”.

“La seduta sul bilancio è stata anche l’occasione per ribadire la richiesta di una pianificazione degli investimenti in infrastrutture e trasporti che riduca l’enorme divario che soffoca il territorio a sud della Puglia, a causa di un bari-centrismo da archiviare, per dare sviluppo al Salento, al suo aeroporto, alle sue ferrovie, alle sue strade, ai suoi porti”.

E così, dopo Ignazio Zullo (FdI) anche Davide Bellomo (Lega) - pur non facendo nomi - ha avuto modo di bacchettare l’eccessivo campanilismo praticato da alcuni consiglieri regionali: “Basta campanilismi, bisogna ragionare per il bene comune di tutti i pugliesi”.

“La sensazione”, ha detto Bellomo rivolgendosi direttamente all’Ass. Piemontese,“è che questo bilancio sia stato redatto come se non fossimo in emergenza Covid e come se il PNRR non ci avesse fornito indicazioni preziose riguardo al futuro che ancora ci attende. Indicazioni, accompagnate da ingenti finanziamenti, che ci prospettano una transizione a un'economia sempre più green; lo dimostra lo stanziamento governativo di 40 milioni di euro per l'acquisto di autobus a idrogeno, soldi che puntualmente non riusciremo ad acquisire come Regione Puglia, a causa dell'assenza di impianti per la produzione di idrogeno. A questo serve un piano previsionale, a pensare cioè di pianificare una strategia di impiantistica per poter intercettare finanziamenti che ad oggi non sono alla nostra portata, e che inevitabilmente saranno dirottati alle Regioni del nord”.

Restando in tema di trasporti, Bellomo ha incalzato: “Nel PNRR sono stati inseriti una serie di vantaggi e risorse ad appannaggio delle Regioni dotate di risorse tecnologiche e orientate ad una reale transizione ecologica; anche in questo caso, non avendo un piano comune di insieme, saremo nuovamente in ritardo, non riuscendo quindi ad accedere a risorse per noi indispensabili, al fine di far ripartire nel 2022 la nostra Regione con forza e dinamismo”.

Un punto importante portato alla luce in aula da Bellomo,  è stato l’annosa questione dei Consorzi di Bonifica e dell’ARIF, insieme alla preghiera personale a tutti i colleghi presenti in aula consiliare: “Dobbiamo finirla di definirci impropriamente un’isola felice, la Lombardia del sud, quando i dati che lei stesso, assessore Piemontese ci ha presentato, fotografano una situazione di fragilità economica e sociale allarmante. Il reddito disponibile delle famiglie è sotto la media del Mezzogiorno d’Italia di ben 0,3 punti e sotto di 1 punto rispetto alla media italiana. Siamo la quartultima regione per quanto riguarda il reddito pro capite”.

“L’auspicio - ha concluso Bellomo - è che la finissimo di cercare di accaparrarsi quanto più possibile esclusivamente per i propri territori, per le proprie circoscrizioni, e cominciamo finalmente ad avere una visione d'insieme, di bene comune. In questo modo faremo il bene di tutti i cittadini pugliesi e riusciremo a portare in Puglia finanziamenti in grado di farci diventare davvero la locomotiva del sud”.

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Altro passaggio significativo è evidenziato dal consigliere regionale di Forza Italia, Paride Mazzotta: “La Giunta regionale ha dato l’ok per l’avvio dei lavori di messa in sicurezza della costa di Melendugno, in particolare di Torre dell’Orso, con la procedura di somma urgenza. Avevo presentato un emendamento al bilancio regionale per destinare delle risorse ad hoc, ma l’assessore Piemontese, in aula consiliare, mi ha garantito che i lavori possono iniziare immediatamente e la Regione, poi, provvederà a ristorare il Comune di Melendugno per le spese sostenute. Ho rappresentato al Consiglio regionale, nel dettaglio, le condizioni in cui versano le nostre falesie e il rischio di crollo anche della storica torre, con la perdita di uno straordinario ed inestimabile patrimonio storico e paesaggistico. Circostanze che hanno spinto la Giunta a garantire la copertura degli interventi. Adesso, quindi, l’attenzione resta massima e vigileremo affinché non si perda tempo e si proceda con il celere avvio dei lavori necessari”.

Dopo l'approvazione finale dell'intero Bilancio regionale, successiva all'approvazione dei vari articoli e dei numerosi emendamenti, la dichiarazione diffusa dall’Assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci“Si è chiuso a notte fonda l'ultimo Consiglio regionale del 2021, una giornata molto importante per la Regione Puglia e per le altre Regioni italiane che hanno discusso e approvato il Bilancio di previsione 2022, un documento contabile fondamentale per l’allocazione delle risorse pubbliche e quindi per la definizione degli obiettivi da perseguire e della strada che si vuole percorrere". 

"Tra i numerosi provvedimenti vi sono due articoli di Legge innovativi su cui abbiamo molto lavorato, approvati in Consiglio, relativi alla produzione di energia da fonti rinnovabili. In attesa del Piano energetico regionale, infatti, la Regione Puglia intende prendere posizione su due aspetti finalizzati ad accelerare il processo di transizione energetica".

"La prima proposta normativa - he spiegato Delli Noci - ha lo scopo di sostenere il repowering senza il bisogno di presentare Via, vale a dire sostenere l’esecuzione di interventi pubblici e privati di produzione di energia da fonte rinnovabile, che attengono alle modifiche funzionali di ammodernamento degli impianti esistenti, con un duplice vantaggio: da una parte aumentare la potenza complessivamente installata, dall’altra migliorare i rendimenti energetici senza consumare nuovo suolo. La definizione delle aree non idonee, pertanto, non varrà nel caso di impianti già esistenti che possono essere ammodernati e potenziati.  Continueranno a valere, anche in caso di dismissioni parziali, gli obblighi di perfetto ripristino dello stato dei luoghi".

"La seconda proposta normativa disciplina gli interventi su impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili nei siti oggetto di bonifica e nelle aree interessate da cave e miniere cessate, non recuperate o abbandonate o in condizioni di degrado ambientale. Sarà possibile localizzare in queste aree nuovi impianti da fonti rinnovabili, purché le suddette aree siano oggetto di un preliminare intervento di recupero e di ripristino ambientale, nel rispetto della normativa regionale, con oneri a carico del soggetto proponente".

"Un risultato importante per la Puglia - ha concluso l'assessore - che si accinge ad affrontare e vincere la sfida della transizione energetica”.

(gelormini@gmail.com)

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