Banca d'Italia: più donne nei CdA delle banche - Affaritaliani.it

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Banca d'Italia: più donne
nei CdA delle banche

Nino Sangerardi

I vertici delle Banche pugliesi nelle mani di soli uomini. Salvo pochissime eccezioni, nessuna donna è presente nei consigli di amministrazione o ricopre l’importante ruolo di direttore generale. Situazione che conferma i risultati della prima analisi realizzata dalla Banca d’Italia sulla composizione dei governanti apicali degli istituti bancari. Con particolare riferimento a età, genere, curriculum e provenienza geografica dei consiglieri.

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I dati relativi alla distribuzione del potere, tra uomini e donne, rivelano che su un totale di 579 banche radiografate ben 259 non hanno donne in CdA. Nel 47% delle istituti di credito con meno di 10 miliardi di euro di attivi i Consigli sono occupati, al cento per cento, da genere maschile.

Inesistente, nelle Banche maggiori, la presenza di donne negli incarichi di presidente, amministratore delegato, direttore generale. Per le Banche minori con attivo da 1 a 10 miliardi di euro, il 7% delle cariche di amministratore delegato e il 2% delle cariche di direttore generale e presidente è in capo a donne; nelle Banche fino a 1 miliardo di euro il 4% di amministratore delegato e il 3% di presidenti e direttori generali sono di sesso femminile.

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Una lacuna trasversale a tutto il comparto finanziario pugliese. Si registra una donna presente nel CdA di Banca Apulia. Idem nelle Banche di Credito cooperativo di Monopoli, Bari, Santeramo, Conversano, Alta Murgia.

La Banca d’Italia in una nota, che è stato possibile visionare, ”....invita gli intermediari(le banche, ndr) a adottare iniziative volte a favorire una maggiore presenza femminile nei propri organi di vertice, in tutti i ruoli...Il mancato raggiungimento delle soglie indicate(minimo 20% di donne in CdA, ndr) formerà oggetto di confronto nell’ambito dell’ordinaria attività di vigilanza: la sana e prudente gestione degli intermediari dipende anche da un’adeguata composizione e funzionalità delle strutture di governo societario”.

Bankitalia auspica che  quanto scritto nel documento si trasformi in  realtà con il prossimo rinnovo delle cariche.